Una città che si ferma il venerdì di Pasqua per assistere all'incontro più sentito di tutta la città: Fortitudo e Virtus daranno vita al derby numero 105 della storia in un match che ha il sapore di A1, sugli spalti e non solo. Le V nere guidano la classifica con Treviso dall'alto dei loro quaranta punti ottenuti fin qui, mentre la F segue a sei lunghezze di distacco. 

In casa Fortitudo c'è ancora un retrogusto di amaro dopo la sconfitta nel derby d'andata ai supplementari, ma la voglia di riscatto è tanta per Mancinelli&co. che confidano nell'apporto del PalaDozza per cercare la 10^ vittoria di questo girone di ritorno ed un piazzamento migliore possibile al termine della stagione regolare. ”L’appuntamento con il derby è sempre particolarmente suggestivo. Al netto della classifica, questa partita fa storia a sé e vincerla può fornirci ulteriore entusiasmo in vista dei playoff. Giocare questa partita al PalaDozza, indubbiamente, ci conforta ma sappiamo che la Virtus è prima in classifica tutt’altro che per caso" ha detto il capitano alla vigilia della sfida.

Non solo, a caricare l'ambiente anche le parole di coach Boniciolli in conferenza stampa: “In settimana si è visto anche un po' di sano sangue. C'è una bella atmosfera e stiamo bene. Affrontiamo la capolista e recentemente mi hanno detto che noi siamo più vecchi della Virtus. Ho chiesto ai miei assistenti di fare una somma, esclusi gli americani, degli anni di A che le squadre si portano alle spalle. Ci sono 61 campionati della Virtus e 39 nostri. Abbiamo preparato con grande attenzione le sfide con Forlì, Recanati e il derby. Non ha senso far finta di niente, sarebbe sciocco. Questa è una partita importantissima per tifosi e società. Voglio che i giocatori capiscano di essere protagonisti di un avvenimento che molti giocatori italiani non hanno disputato. In questa stagione siamo stati specialisti a buttare le partite. Sono arrabbiato per questo, ma credo ci sia consapevolezza di aver sprecato tanto. Quando giochi in Forttitudo non vivi una realtà analoga in nessuna altra parte d'Italia. Dobbiamo saper vivere questo clima importante”.



Tra le fila della Virtus l'obiettivo è senza dubbio quello del primo posto del girone, oltre a confermare la supremazia dell'andata nella stracittadina. Dopo le polemiche dei giorni scorsi da parte della società per la riduzione del numero di biglietti del settore ospite per motivi di sicurezza, anche in casa Segafredo i riflettori si sono spostati alla partita di questa sera, come sottolineato coach Ramagli: "Questa partita è qualcosa di diverso, e lo sappiamo tutti. Loro sono in condizione, anche noi stiamo meglio rispetto alle ultime settimane, ma tutto questo conta relativamente. Questo è il derby, e si va in campo per vincere. E cerchi di farlo anche con mezza squadra, qualunque sia la tua situazione. È una delle due gare che nel corso di una stagione a Bologna vengono attese e vissute come nessun’altra, e come in nessun altro posto. Arriva alla ventinovesima di campionato, avrà anche dei significati per il posizionamento delle due squadre, soprattutto per noi. Ma io credo che questa gara non si ‘attacchi’ al campionato sotto questo aspetto, si vive per vincerla e sarebbe così anche se non avesse alcun significato per la classifica”.

In campo non ci saranno in palio solo due punti, ma la gloria in una città dove non è solo il calcio a farne da padrone: la sfida più sentita del basket italiano è alle porte, in una serata dove Fortitudo e Virtus si giocheranno tutto, o quasi, in 40'.

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