TORONTO RAPTORS - MIAMI HEAT 96-94
Con il pieno recupero di Kyle Lowry, Toronto può schierare il suo quintetto tipo sul parquet per la seconda volta di fila, ed i risultati si intravedono: due vittorie. Nell'ultima gara della stagione regolare all'Air Canada Centre, gli uomini di coach Casey domano Miami e si riportano al terzo posto solitario della Eastern Conference, staccando di mezza gara gli Wizards. Miami ritorna dal Canada con le ossa rotte: l'insuccesso molto probabilmente gli costerà i playoff, ora distanti una gara piena da Pacers e Bulls, a sole tre gare dal termine della regular season.
A guidare i Raptors è DeMar DeRozan che sciorina per la 31^ volta in stagione una prestazione da almeno 30 punti (38, con 14/32 dal campo), questo gli consente di rompere il record di franchigia detenuto da Vince Carter, dalla stagione 2000-2001. "Non penso tanto a questi traguardi, io mi concentro prima sui risultati della squadra, dopodichè se arrivano anche quelli personali, me li godo, ed essere in qualche modo accostati ad uno come Vince Carter, mi rende davvero orgoglioso" queste sono le parole rilasciate da DeRozan ai microfoni di ESPN appena terminata la gara.
Gli Heat scendono in campo vogliosi e decisi di ottenere la W, e piazzano immediatamente un break di 10-3 che però viene vanificato dal rientro dei Raptors proprio con DeRozan che realizza gli ultimi 10 punti dei canadesi nel primo quarto e consente loro di chiudere avanti di 7 i primi 12' minuti (26-19). Toronto allunga, spinta anche dalla produzione offensiva di Corey Joseph dalla panchina (14) e di Serge Ibaka (11+9), efficace su entrambi i lati del campo soprattutto quando la gara diventa spigolosa e c'è bisogno di mostrare i muscoli. I canadesi riescono a spingersi fino al +18 (42-24) perchè Miami si dimostra incapace di gonfiare la retina avversaria con continuità. Oltre a Goran Dragic (18) e James Johnson (22), l'attacco della franchigia di South Beach è poca cosa, ed al termine del primo tempo nella casella dei punti realizzati gli Heat 'esibiscono' appena 43 punti, ma l'aver chiuso maggiormente le maglie in difesa frutta l'erosione, in parte, del gap di svantaggio, ed approcciano l'intervallo sul -10.
Nel terzo quarto Toronto alza leggermente il piede dall'accelleratore, e Miami tira fuori l'orgoglio: inizia a lavorare in attacco, ed in difesa rende la vita più dura al backcourt Lowry/DeRozan che devono penare per trovare la via del canestro. Gli Heat provano a riaprire un match che sembrava essere compromesso, e ci riescono: chiusa la frazione sul -5, a salire in cattedra nel quarto finale è Wayne Ellington che piazza due bombe chirurgiche, seguite dal canestro da sotto di Hassan Whiteside che rende realtà la parità a quota 82.
Una rimonta, quella degli uomini guidati da Erik Spolestra, che però non produce alcun effetto, in quanto Toronto, è lesta a riorganizzarsi e ridare la spallata decisiva al match, piazzando il parziale decisivo grazie alle velenose conclusioni dal mid-range del 'figlio di Compton' ed ai canestri del ritrovato Kyle Lowry e di Serge Ibaka che modellano il 96-94 finale.
TORONTO RAPTORS: Punti: DeRozan 38, Joseph 14, Lowry 12; Rimbalzi: Valanciunas 10; Assist: Lowry 6;
MIAMI HEAT: Punti: J. Johnson 22, Dragic 18, Ellington 12, Whiteside 12; Rimbalzi: J. Johnson 10, Whiteside 10; Assist: Richardson 4;