Ottima vittoria per il Real Madrid, che davanti al pubblico amico schianta l'Anadolu Efes per 97-80. I turchi rimangono in partita per trenta minuti, poi devono inchinarsi ad un quarto quarto da urlo (20 punti) di Jaycee Carroll, che chiuderà con 29 sul tabellino e 7/8 dall'arco, aiutato da un Luka Doncic da 8 punti e 11 assist in uscita dalla panchina. Doppia cifra anche per Draper (16) mentre agli ospiti non bastano i 15 di Dunston e i 14 di Derrick Brown. Andiamo a rivivere il match.
Incontro solo per lo spettacolo quello del Wizink Center di Madrid, coi padroni di casa del Real, capilista, che ospitano l'Anadolu Efes, sesto, per la trentesima ed ultima giornata della Turkish Airlines Euroleague 2016/17. Entrambe le squadre scendono in campo già qualificate, ma una vittoria rimane tale anche quando non c'è la classifica in ballo.
Nella prima fase si segna pochissimo: le difese, solide e compatte, vengono bucate solo da Brown e Randolph nei primi tre minuti. La circolazione sembra non trovare mai l'uomo giusto e i tiri sono ben contestati, ma a lungo andare il quarto diventa più spettacolare, a partire dal 2+1 (non completato) in penetrazione mancina di Granger. Ayon risponde con sei punti consecutivi (9-6) e la partita si infiamma: Dunston sfrutta bene il fisico a rimbalzo offensivo e poco dopo si prende di prepotenza la schiacciata dal fondo, emulato un paio di minuti più tardi dal grande slalom di Jeffrey Taylor. A colpire dall'arco è invece Sergio Llull, prima che una grande azione corale permetta a Honeycutt di rispondere, piedi a posto, dall'angolo sinistro. Negli ultimi 90 secondi si vede anche Deshaun Thomas tra le fila degli ospiti, subito a segno prima del mini-allungo garantito da Heurtel e dai liberi di Brandon Paul. Alla sirena, è 16-21.
L'inizio del secondo quarto è quasi una sfida personale tra le due stelle in uscita dalla panchina: Deshaun Thomas e Luka Doncic prendono rimbalzi, smazzano assist e provano a portare punti. Se l'americano ci riesce, con due layup consecutivi, per la tripla wide-open del talentino madrileno c'è solo il primo ferro. I colpi da tre di Carroll, in uscita dai blocchi e di Draper, tutto solo sull'assist di puro istinto proprio di Doncic, permettono comunque agli spagnoli di ricucire il divario: timeout Efes sul +2. In uscita arrivano comunque tanti errori, tra cui la palla persa che permette a Draper (tarantolato in questa fase) di allungare la mano e lanciarsi in contropiede per firmare il pari a quota 28. Equilibrio mantenuto dallo scambio di favori tra Nocioni - ancora assistito da Doncic - ed Heurtel, fulmineo in penetrazione mancina. Nel finale torna Llull a comandare le Merengues, mentre Bryant Dunston trova il suo ottavo punto non appena rimesso piede in campo. L'Anadolu però pratica autolesionismo perdendo un paio di palloni sanguinosi proprio quando sembrava potersi aprire un parziale: nel finale infatti si segna pochissimo, con azioni lente e manovrate che spesso diventano frenetiche per battere il cronometro dei 24. I fuochi d'artificio arrivano solo nei secondi finali: Brown col jumper, Ayon con l'appoggio dal post, all'intervallo lungo si arriva sul 37-36.
Il secondo tempo prende il via con bomba, a freddo, di Dontaye Draper dal palleggio: dieci punti in dieci minuti per lui, prima che il piede perno di Reyes regali il primo vantaggio di due possessi ai madrileni. In trenta secondi, però, ci pensa la premiata ditta Dunston-Thomas a rimettere in carreggiata l'Anadolu: anche loro entrano entrambi nel club della doppia cifra di serata. Arriva l'aggancio, e con esso anche una stupidaggine di Draper, che bighelloneggia nella propria metà campo, regala la palla agli avversari ed è costretto a spendere un fallo per mandare in lunetta Dunston. L'americano si fa perdonare smazzando l'assist vincente per il possibile gioco da tre punti di Randolph, che spreca il libero, ma il Real Madrid trova comunque un piccolo allungo dalle mani di Reyes e dalla schiacciata in contropiede dello stesso Randolph, che firma il 53-48.
Balbay e la grandissima tripla di Honeycutt firmano l'aggancio, prima di un periodo di siccità abbastanza marcata da entrambe le parti: la interrompe Rudy Fernandez, inventandosi un assist da funambolo, sulla linea di fondo, inchiodato ancora da Randolph. Nonostante lo scambio di favori tra Doncic e Honeycutt, che si rubano palla l'un l'altro, alla fine sono Thompkins e Brown, entrambi dalla media, a sparare le ultime cartucce: alla mezz'ora di gioco è 62-60.
Equilibrio ancora abbastanza marcato nei primi minuti, con l'Anadolu che porta in doppia cifra anche Brown grazie ad uno splendido eurostep sulla destra. Il Real si affida ancora a Doncic, che dal canto suo piazza il settimo assist per armare la tripla di Carroll, prima di regalare tre liberi, convertiti, a Paul per un fallo su tiro da tre. Il protagonista però diventa ben presto Jaycee Carroll, con altre tre - clamorose - conclusioni consecutive dall'arco che lanciano avanti di 4 il Real Madrid (oltre a far letteralmente impazzire il Wizink Center) a 4 minuti e spiccioli dalla fine. Arriva il timeout di Perasovic, ma in uscita le cose non cambiano: passaggio per Carroll e quindicesimo punto del solo quarto quarto. Quando la difesa turca pedina letteralmente l'americano, a rimanere solo è Draper: anche lui punisce dalla lunga distanza, prima che l'1/2 di Doncic dalla linea della carità cementi l'83-76. L'allungo definitivo arriva ancora dalle mani del talentino col 7: prima regala la lunetta ad Othello Hunter, poi l'ennesima realizzazione del quarto quarto da sogno di Carroll (29 alla sirena), infine riesce ad infilare la combo stoppata-contropiede per ipotecare il 97-80 finale.