Prova di forza dei Cleveland Cavaliers di Tyronn Lue al TD Garden di Boston. I campioni NBA annientano infatti i Celtics di Brad Stevens, grazie a un secondo quarto d'autore di LeBron James (che chiuderà la sua partita con 36 punti, 14/22 dal campo, 10 rimbalzi e 6 assist), ipotecando così il primo posto nel ranking della Easten Conference. I Cavs dominano a rimbalzo offensivo, allargano i campo con i tiratori, e per i biancoverdi è notte fonda: l'unico a salvarsi in maglia Celtics è un coraggioso Isaiah Thomas, 26 punti con 9/19 al tiro. Brutta battuta d'arresto per gli uomini di Stevens, ridimensionati nelle loro ambizioni da contender per il titolo NBA. 

Al TD Garden di Boston non c'è in quintetto Tristan Thompson per Tyronn Lue, rimpiazzato da Channing Frye, ma i Cavs non vanno sotto a rimbalzo, anzi dominano, sia con Kevin Love che con gli esterni. Il Beach Boy californiano comincia forte sui due lati del campo, segna in faccia a uno spaesato Horford e piazza il primo allungo ospite, che trovano punti anche dallo stesso Frye e da Kyrie Irving. Il primo quarto è il microcosmo della gara: Celtics svagati in difesa e inconcludenti in attacco. Il solo Avery Bradley prova a metterci intensità per Brad Stevens, ma i biancoverdi sembrano completamente disconnessi, graziati da Cleveland, che sbaglia diversi tiri aperti sul perimetro con J.R. Smith. Sul finire del primo quarto, Isaiah Thomas si inventa almeno tre canestri dei suoi, riportando sotto i padroni di casa, con Stevens che inserisce dalla panchina Marcus Smart, nella speranza di aggiungere fisicità e intensità al suo quintetto. Ma quando Thomas esce dal campo per un minimo di riposo, i Celtics si fermano in attacco e in difesa vengono travolti da LeBron James. Il Prescelto attacca con decisione il canestro, arriva al ferro al piacimento (totale assenza di protezione dei lunghi avversari), sfruttando il campo aperto dalla batteria di tiratori formata dai vari Kyle Korver, Iman Shumpert e Channing Frye. In un lampo Cleveland si ritrova avanti 24-41, con i biancoverdi totalmente spazzati via dal campo. Non basta a Stevens un discreto finale di primo tempo di Al Horford per sperare in una rimonta (42-57 all'intervallo lungo). 

Alla ripresa delle operazioni Jae Crowder prova a scuotere il Garden con una tripla e un po' di energia, ma è tutto inutile, perchè i padroni di casa non trovano mai il giusto ritmo offensivo, e in difesa non hanno le armi per contrastare James, padrone indiscusso della serata di Boston. In mezzo allo show di LeBron, Kyrie Irving trova il modo per impreziosire la sua prestazione con un paio di canestri dei suoi, mentre dall'altra parte Thomas sbatte contro una difesa più attenta rispetto alle uscite precedenti. Il vantaggio dei Cavs lievita dunque oltre le venti lunghezze, anche perchè James non ha alcuna intenzione di fermarsi. Love e Smith fanno il resto, con Stevens che non sa più cosa fare per svegliare i suoi. Male, malissimo i vari Rozier, Jerebko, Green e Brown per il tecnico ex Butler University, costretto ad ammainare bandiera bianca già al tramonto del terzo quarto, quando lo svantaggio diventa definitivamente incolmabile. Non c'è dunque storia al Garden, ma solo spazio per seconde e terze linee: Kelly Olynyk, Mickey e Young da una parte, i due Williams, Liggins, Sanders, Jefferson e Jones dall'altra. Dominio Cavs, che nonostante tutte le contraddizioni della loro stagione, rimangono la squadra da battere ad Est, mentre i Celtics dovranno riflettere a lungo su una prestazione piatta e scialba, nella gara più importante della loro regular season. 

Boston Celtics (50-28). Punti: Thomas 26, Crowder 13, Horford e Olynyk 12. Rimbalzi: Horford e Bradley 7. Assist: Thomas 6

Cleveland Cavaliers (51-27). Punti: James 36, Irving 19, Love 15, Smith 12, Frye 10. Rimbalzi: Love 16, James 10. Assist: James 6.