WASHINGTON WIZARDS - CHARLOTTE HORNETS 118-111

Questo è davvero un duro colpo per gli Hornets di Marco Belinelli. Charlotte esce sconfitta dal parquet capitolino del Verizon Center ed a 4 gare dal termine della regular season vede aumentare il divario dall'attuale ottava piazza, di proprietà dei Miami Heat: sono due le gare da recuperare, la missione diventa a questo punto quasi impossibile, una sorta di scalata dell'Everest, a mani nude. Charlotte inizia meglio, l'attacco della franchigia del North Carolina punisce a più riprese la svagata e pigra difesa dei 'maghi', e spinta da un immarcabile Kemba Walker (37 punti, 13/25 dal campo e 6/14 da 3) e da un positivo e concentrato Marco Belinelli (16 punti, 3 rimbalzi e 2 assist, 6/10 totale al tiro) chiudono la prima parte di gara a quota 63 punti realizzati, scollinando la doppia cifra di vantaggio (+12). Washington però, al rientro in campo, cambia decisamente passo: immediatamente piazza un 13-2 che annulla il gap di svantaggio, poi presa per mano da John Wall (14 dei 23 punti totali di serata, e 6 degli undici assist realizzati nel 3° quarto) opera il sorpasso. I Wizards trovano in Jason Smith un fedele alleato del backcourt Wall/Beal: i suoi canestri, tra cui la tripla che conduce i capitolini sul +6 (87-81) a fine terzo quarto, gli valgono la realizzazione del suo personalissimo career-high (17). Charlotte sembra sul punto di crollare, è ancora Smith a scaraventarla oltre la doppia cifra di svantaggio, ma Frank Kaminsky, con due bombe consecutive, ha il merito di ricucire in parte lo strappo e toccare il -4 (108-104): ciò è però solo un buco nell'acqua, in quanto Portis ed Oubre jr dalla lunga distanza, e Wall e Beal dalla linea della carità, infiocchettano la W e riprendono in classifica i Toronto Raptors al terzo seed ad Est. 

WASHINGTON WIZARDS: Punti: Wall 23, Beal 19, Smith 17; Rimbalzi: Morris 6; Assist: Wall 13;

CHARLOTTE HORNETS: Punti: Walker 37, Belinelli 16, Batum 13; Rimbalzi: Zeller 10; Batum 8;

 

CLEVELAND CAVALIERS - ORLANDO MAGIC 122-102

Cleveland lascia divertire Orlando per l'intero primo tempo, chiude addirittura sotto di due punti (53-55) i primi due quarti prima di tornare ad essere la schiacciasassi di inizio stagione e sommergere i Magic nel terzo quarto con un parziale di 43-20. Diciotto triple mandate a bersaglio dai campioni in carica, di cui la metà refertate nel solo terzo quarto (su 13 tentativi). Protagonisti, manco a dirlo, i ritrovati Big Three; LeBron James chiude in tripla doppia (18 punti, 11 rimbalzi ed 11 assist) e per la 778^ volta esce dal campo con almeno 10 punti nella casella dei punti realizzati: è l'ennesimo record per il Prescelto che eguaglia quello del totem Kareem Abdul-Jabbar nella speciale classifica all-time dietro solo a 'Sua Maestà' Michael Jordan. Kevin Love (28+11, 5/9 da tre) e Kyrie Irving (24, con 8 assist) sono i protagonisti attivi, insieme al Re, con cui i Cavaliers danno vita allo strappo decisivo per andare a prendersi la W. Le triple di J.R. Smith (19) e quelle di Kyle Korver (11) ricamano poi la vittoria per la franchigia dell'Ohio che mette faccia a faccia i Magic con la loro quinta sconfitta consecutiva. Orlando, seppur in grado di mandare ben 6 giicatori in doppia cifra (top scorer Evan Fournier con 21 punti), non riesce ad evitare il 'cappotto' ed esce dalla Quicken Loans Arena con le ossa rotte, con un pesante ventello sul groppone. Cleveland aggancia in vetta alla Eastern Conference i Boston Celtics, in attesa del big match di questa notte in cui, proprio le prime due della classe, si sfideranno per la leadership della Eastern Conference al TD Garden. Spettacolo assicurato.

CLEVELAND CAVALIERS: Punti: Love 28, Irving 24, Smith 19; Rimbalzi: James 11, Love 11; Assist: James 11;

ORLANDO MAGIC: Punti: Fournier 21, Hezonja 13, Payton 12, Gordon 12, Ross 12; Rimbalzi: Vucevic 10, Biyombo 10; Assist: Payton 6, Watson 6;