Cleveland è riuscita a portare a casa una vittoria fondamentale contro gli Indiana Pacers per restare in scia ai Boston Celtics, attualmente in vetta alla Eastern Conference. Un successo sudato, molto sofferto, reso realtà soltanto dopo la disputa di due tempi supplementari, al termine di una battaglia di nervi in cui si sono esltati i rispettivi 'uomini franchigia': da una parte LeBron James e dall'altra Paul George. Nel corso della partita non sono mancate le scintille, tensioni, ed un episodio parecchio acceso ha visto come protagonisti proprio il Prescelto ed il suo compagno di squadra Tristan Thompson. I due, durante un time out, hanno avuto un acceso diverbio, molto colorito, che però si è risolto in maniera positiva, attutito anche dalla vittoria in volata della franchigia dell'Ohio, che ha sparso sollievo, acqua sul fuoco dei Cavs.

“Gli ho chiesto scusa immediatamente. Non lo merita Tristan. Avevo buone intenzioni ma ho esagerato soprattutto in quel momento della partita. Non sono stato bravo e dalla TV non è sembrata una bella scena. Mi pento di ciò che è stato il mio comportamento" questo quanto dichiarato da LeBron James al termine della gara disputata alla Quicken Loans Arena, chiarendo: "Thompson è un giocatore molto importante per noi, svolge una mole di lavoro non indifferente, e quindi è imprescindibile per il nostro sistema di gioco". Allarme rientarto, animi distesi, e nessuna polemica anche da parte dell'altro diretto interessato, il pivot Tristan Thompson: "Nessun problema, non ci siamo capiti. Noi siamo una famiglia, un gruppo unito ed andiamo avanti. Abbiamo grossi obiettivi da raggiungere e dunque non ci focalizziamo su queste sciocchezze".

Sulla vicenda, nelle scorse ore, è intervenuto anche il General Manager dei Cleveland Cavaliers, David Griffin, giunto al suo ultimo anno di contratto con i Cavaliers, ma voglioso di ottenere il rinnovo per i prossimi anni: "Siamo un gruppo unito, che rema nella stessa direzione. Abbiamo costruito un roster molto importante, lungo, con l'aggiunta di ottimi giocatori quali Deron Williams e Kyle Korver, ma ce ne sono altri che ci stanno dando una mano. Stiamo attraversando un periodo particolare, ma siamo lì, vicinissimi al primo posto nella nostra Conference, dunque non abbiamo perso la nostra competitività, come molti erroneamente affermano. Il diverbio tra James e Thompson non è stato nulla di grave, la partita era tesa, parecchio nervosa, e l'adrenalina in loro ha comportato euforia e quindi c'è stato quel diverbio. I ragazzi si sono subito chiariti, non è successo nulla. Dobbiamo pensare solo al campo, e fare bene. Abbiamo le qualità per ripetere quanto di straordinario abbiam fatto lo scorso anno".

Questi i momenti dell'acceso diverbio tra LeBron James e Tristan Thompson: