Stella Rossa - Unics Kazan 83-65
Avvio a rilento, soprattutto in fase di realizzazione, per le due squadre: Langford riesce ad attaccare a piacimento la difesa di casa, che invece dalla parte opposta trova rarissimamente il fondo del secchiello (2-9 dopo 6'). Nemmeno ai liberi la Stella Rossa sembra riuscire a sbloccarsi, mentre l'Unics non approfitta della sterilità dei serbi per scappare nel punteggio. Guduric scuote i suoi con la tripla del -4, prima dei quattro punti di Bjelica che riportano sotto i suoi alla prima pausa (10-14). Proseguono le difficoltà dei padroni di casa anche in avvio di seconda frazione, anche se i serbi si aggrappano in qualche modo al punteggio, provando ad approfittare di qualche forzatura di troppo dei russi: Waiters accorcia dalla distanza (17-18), prima del gioco da tre punti di Kuzmic che impatta a quota 22. E' Guduric, dopo un paio di ottime difese, a firmare la tripla del primo vantaggio casalingo, che infonde fiducia ai serbi. L'Unics si disunisce davanti al primo soffio di vento contrario, con la difesa che lascia sempre maggiore agio all'attacco di casa: Guduric allunga dalla lunetta, prima delle due triple di Simonovic del più otto che fissa il punteggio sul 40-31 dell'intervallo.
L'ala serba riprende laddove aveva lasciato nel primo tempo, con il gioco da quattro punti che interrompe un parzialino di quattro a zero ospite. L'Unics torna a contatto ed opera il sorpasso grazie al solito Langford, autore di sette punti in un amen, con la Stella Rossa che torna a pagare un pizzico di apatia di troppo in attacco (44-45). Nel momento decisivo è sempre Simonovic, da tre, a togliere le castagne dal fuoco ai suoi, anche se l'atteggiamento generale dei serbi non è quello solito battagliero. Gli ospiti si limitano al compitino per restare in partita, senza però azzannarla definitivamente (49-49). A fare la differenza, in positivo, resta la difesa dei serbi, che si chiude perfettamente nell'area contribuendo al parziale di 8-0 con il quale Wolters e Jenkins chiudono gli ultimi due minuti. L'inerzia ed il parziale non si arrestano nonostante il break, con Mitrovic prima e Bjelica e Guduric successivamente che infilano altri nove punti di fila (64-49). Sulle ali dell'entusiasmo i serbi non si voltano più alle spalle, mentre i russi escono definitivamente dal match: in un attimo il divario si dilata fino a toccare i venti punti, con il parziale che recita 23-3 nel giro di sette minuti, prima di fissarsi sul definitivo 83-65
Galatasaray - Baskonia 80-103
Decisamente pimpante l'approccio alla contesa delle due squadre, che si sfidano a ritmi indemoniati e, contestualmente, a suon di canestri: a partire meglio è la squadra ospite di Alonso, che grazie a Voigtmann ed Hanga scappano sul 16-11, mentre i 7 di Pleiss non bastano dalla parte opposta al Galatasaray. La tripla di Budinger e l'alley-oop per Diop certificano il vantaggio ospite alla prima pausa, mentre i turchi stentano a trovare ritmo e fiducia in attacco nonostante la tripla di Deibler (21-27 alla prima sirena). La pausa non sembra mutare l'inerzia della sfida, con il Baskonia che scappa fino al più sedici grazie ad un chirurgico Tillie e ad uno straripante Diop (28-44). L'aggressività dei baschi è tripla rispetto a quella dei padroni di casa, che crollando poco prima dell'intervallo sotto i colpi di Tillie e Blazic, implacabili da oltre l'arco (9/14 complessivo da tre), unito al solito immarcabile Diop. Di Daye i tentativi, vani, di accorciare il gap a metà gara (44-60).
La tripla di Diebler in avvio di ripresa, unito ai liberi di Theis e Daye sembrano dare nuova linfa ai turchi, che confezionano il 6-0 di parziale che rimette 10 lunghezze tra le squadre. Voigtmann prova a spegnere gli entusiasmi dei padroni di casa, ma è ancora Diebler a punire da oltre l'arco dando ulteriore speranza alla formazione di Ataman. In un paio di occasioni il Gala ha l'opportunità di tornare sotto la doppia cifra di svantaggio, ma spreca ripetutamente, venendo punita dalla tripla di Hanga e dai canestri di Budinger e Diop, che confermano il vantaggio ospite anche alla terza pausa (66-80). Il 9-2 con il quale il Baskonia entra nel quarto periodo mette definitivamente fine ai giochi, mentre le già flebili velleità di rimonta del Galatasaray si spengono definitivamente. Larkin rimpingua il proprio bottino personale, con gli ultimi minuti che diventano puro garbage time. Il Baskonia dilaga fino a toccare il più trenta, prima del definitivo 80-103.