Nella notte Cleveland è stata spazzata via da San Antonio. LeBron James e compagni sono stati annientati, subendo una batosta dalle proporzioni piuttosto preoccupanti (74-103). Conseguenza di ciò, i Cavaliers hanno perso la leadership della Eastern Conference a discapito dei Boston Celtics, che seppur senza giocare, hanno sfruttato il 'cappotto' patito dai campioni in carica e li hanno sopravanzati di mezza gara. Non accadeva dal 2015 che i Cavs fossero valicati dalla concorrenza, ad Est.
Il Prescelto, verso la fine del terzo quarto, ha subito una botta tra il collo e la schiena in un fortuito scontro di gioco con lo sperone David Lee. Forte dolore, ed ovviamente paura. E' stato costretto ad abbandonare la contesa, ed a far ritorno negli spogliatoi. La gara era però già abbondantemente terminata. Nonostante questo, LeBron James ha assicurato i tifosi che il colpo subito non è stato nulla di particolarmente serio, e sarà al suo posto, in campo, nella prossima sfida che i Cavs giocheranno contro i Chiacago Bulls. Inoltre, riguardo la crisi che sta attanagliando la propria squadra (9 sconfitte nel mese di marzo in 15 gare disputate) ha aggiunto: "Noi stiamo faticando, si vede. Giocare contro i San Antonio Spurs era la cosa più difficile che ci potesse capitare ora come ora. Loro sono una macchina ben oliata, perfetta direi. Ti puniscono ad ogni disattenzione, sono un complesso molto esperto e pronto a tentare la scalata al titolo".
Infine, ci ha tenuto particolarmente ad enunciare un messaggio, rivolto soprattutto ai suoi detrattori: "E' un momento delicato per il nostro team, le persone parlano tanto, ma non conoscono realmente le cose. Arriverà il momento in cui parlerò io. Orà non è il tempo di inutili chiacchiere, devo solo pensare ad allenarmi quotidianamente e giocare. C'è di mezzo il bene della squadra, e non posso tirarmi indietro".