Ad oggi, il futuro di Paul George è più che mai incerto. Questo mette in guardia i Pacers, i quali hanno il duro compito di costruirgli intorno una squadra in grado di poter soddisfare i bisogni del fuoriclasse made in Palmdale: il bisogno di vincere. L'attuale sesto posto nella mediocre Eastern Conference, con un record appena superiore al 50% (36 vittorie e 34 sconfitte), potrebbe non bastare a convincere George a restare ad Indianapolis anche il prossimo anno, in una squadra dalla forte "sindrome di Peter Pan", sempre vicina a diventare grande, che però continuamente fallisce l'ultimo step per diventarlo a tutti gli effetti. I playoff non dovrebbero sfuggire di mano ai Pacers, anche se l'attuale vantaggio sui Detroit Pistons, 2.5 partite, non fa dormire sogni tranquilli alla compagine di coach Nate McMillan, costretta ancora a vincere partite per blindare il traguardo, quello minimo stagionale, ovvero il raggiungimento della post season.
La voglia dii vincere qualcosa di importante, quella di misurarsi a grandi livelli difendendo i colori di un top team, è forte in Paul George, e la sua attuale franchigia, per corteggiarlo al meglio, sarà costretta in estate a costruirgli intorno una grande squadra, e di conseguenza trasformare Indy in una vera, reale contender in grado di impensierire Cleveland, al momento assoluta dominatrice ad Est. In merito a tale questione, nelle scorse ore si è espresso il General Manager dei Pacers, Larry Bird, che ha enunciato ai microfoni di ESPN poche, ma dirette parole: "Ho un buon budget a disposizione, ed intendo impiegarlo tutto nella costruzione della squadra il prossimo anno. Paul George vuole essere messo nelle condizioni di poter essere competitivo per il titolo, lui mi ha riferito che vuole restare, tiene tanto alla franchigia, e vuole vincere qualcsa di importante ad Indianapolis. Farò di tutto per farlo restare, per noi è importantissimo avere un campione del suo calibro nel roster, è una guida, dentro e fuori al campo di gioco. Il prossimo anno non sarà un rebuilding, conserveremo la stesso assetto di squadra, migliorandolo il più possibile con l'aggiunta di giocatori di qualità".
I Pacers dovranno difendersi quest'estate dagli attacchi di diverse franchigie, che già in un recente passato hanno messo gli occhi su Paul George: in primis i Los Angeles Lakers, vogliosi di ricostruire il proprio roster intorno ad una stella, e leggermente più staccati, anche altri team, tra cui i Boston Celtics, Atlanta Hakws, Philadelphia 76ers e Denver Nuggets hanno flirtato, chi più e chi meno, con PG13. Il compito del G.M. Bird non sarà dei più agevoli, ma la costruzione nella prossima off-season di una squadra in grado di poter lottare per il titolo potrà essere agevolato dall'ampio spazio salariale di cui dispone Indiana. Circa 200 milioni per poter liberamente operare sul mercato, tentando di contrattualizzare qualche succulento Free Agent, e quindi metter su un roster all'altezza dei voleri di George, il quale intanto, la settimana scorsa, dopo il match giocato dai suoi a New York, ha glissato sul suo futuro, focalizzandosi solo ed esclusivamente sul presente: "Siamo in controllo, dobbiamo vincere qualche altra partita prima di poter festeggiare il matematico accesso ai playoff. In post season dobbiamo trovare la giusta alchimia, chimica di squadra, perchè ogni partita sarà una battaglia. Mi fido dei miei compagni, non sono mai stato in una squadra senza un'identità, e se pensassi questo di loro, ora non sarei qui".