"Se tenerlo fuori dallo starting five per tre partite consecutive gli fa questo effetto, allora sarò costretto a farlo più spesso. Lui individualmente è un grande talento, spesso però non è nella giusta sintonia con i compagni di squadra, ed un pò mi fa arrabbiare. Contro Cleveland ha fatto una partita eccellente, un'ottima prestazione, esponendo sul parquet tutte le sue immense doti, peccato che non sia bastata ad ottenere la vittoria. Sarebbe stato un successo prestigioso contro i campioni in carica". Queste le impressioni raccontate ai microfoni di ESPN dall'head coach dei Los Angeles Lakers, Luke Walton, subito dopo la sirena finale, che ha sancito il successo dei Cavs, 125-120 allo Staples Center contro gli arrembanti gialloviola, ed il massimo in carriera, per punti realizzati, di D'Angelo Russell (40).
Il nativo di Louisville, dopo essere stato escluso dal quintetto titolare nelle ultime tre uscite stagionali dei Lakers, è stato rispolverato nello starting five contro i Cavaliers, anche in virtù della contemporanea assenza di Nick Young, fuori causa per sopraggiunti problemi gastrointestinali. I 40 punti realizzati questa notte (impreziositi da 2 rimbalzi, 6 assist e 2 stoppate) ne fanno il giocatore dei Lakers più giovane della loro storia ad aver realizzato un quarantello. Catapultato nuovamente nella mischia fin dall'inizio, D'Angelo Russell ha dimostrato di non aver smarrito la confidenza con il canestro, e fin da subito ha iniziato a martellare la retina avversaria: il numero uno dei losangelini ha chiuso il primo quarto sfiorando la perfezione, 18 punti a referto con 4/5 da oltre l'arco dei 3 punti. La restante parte di gara è stata un duello all'ultimo respiro tra Russell e la "premiata ditta" Kyrie Irving e LeBron James, che uniti alla produzione offensiva di Kevin Love, hanno combinato per 101 punti, tanti, troppi anche per un tarantolato D'Angelo Russell.
"Dobbiamo cercare di chiudere al meglio la stagione, perchè siamo i Lakers, ed ogni partita va affrontata con il giusto spirito. A me non piace essere etichettato playmaker o guardia tiratrice. Mi metto a disposizione del coach e ricopro il ruolo più congeniale per il bene del mio team" . Questo in sintesi quanto dichiarato da Russell all'interno dello Staples Center dopo la serata vissuta da protagonista, che però non è coincisa con la vittoria della sua squadra. E' lui il barlume di luce da cui i Los Angeles Lakers devono ripartire. Un futuro lucente, che va costruito con basi solide, che va costruito dal talento cristallino corrispondente alle sembianze di un (D') Angelo.
I 40 PUNTI DI D'ANGELO RUSSELL MESSI A REFERTO CONTRO I CLEVELAND CAVALIERS: