Uno scorer fenomenale, il terzo realizzatore con 29.2 punti di media a partita ed il miglior passatore dell'intera Lega. James Harden è l'unico, insieme a Kawhi Leonard, in grado di contendere il titolo di MVP alla creatura aliena corrispondente al nome di Russell Westbrook, il quale viaggia addirittura in tripla doppia di media. Un'annata incredibile quella che sta vivendo James Harden, che a sua volta, in fatto di triple doppie, non scherza affatto. Nella notte, nel successo (in back-to-back) dei Rockets maturato in casa dei Denver Nuggets, il Barba ha guidato i suoi al successo, sciorinando sul parquet del Pepsi Center l'ennesima mirabolante, fantasmagoriga prestazione da talento assoluto, cristallino: 40 punti, 10 rimbalzi e 10 assist, e 19^ tripla doppia stagionale in cassaforte. Il dato ancor più strabiliante è dato dalla "corposità" delle triple doppie. Ben 7 sono state marchiate a fuoco dal numero 13 di Houston con almeno 40 punti nella casella dei punti realizzati.
Dopo aver conquistato l'accesso matematico ai playoff con un mese d'anticipo, ed ormai blindato il terzo posto nella Western Conference (il vantaggio su Utah, quarta, è attualmente di 5 partite), Houston vuol giocarsi i playoff al meglio, cercando di allungare il più possibile la stagione. Una stagione sfavillante, in cui i Razzi si sono spinti oltre le più rosee aspettative, ed il merito di tutto ciò è da attribuire in grossa parte all'head coach Mike D'Antoni capace di plagiare la sua squadra a suo piacimento, trasformandola in una vera e propria macchina da guerra. Il secondo miglior attacco della Lega (oltre 115 punti realizzati di media a partita), solo in 3 gare, nelle 70 finora disputate, non è riuscito sfondare il muro dei 100 punti fatturati. Anche al Pepsi Center Houston ha chiuso la sfida in 3 cifre nella casella dei punti realizzati, 109 in cui sono spiccati i 40 di Harden, capace di mettersi alle spalle un piccolo infortunio al gomito nel terzo quarto, trasformando proprio il periodo appena citato in uno show personale, una frazione d'antologia. Ha realizzato 18 punti, di cui ben 16 consecutivi, ergendosi a protagonista, diventando l'artefice del megabreak con cui i Rockets hanno capovolto il risultato, e poi vinto la gara. "Prendo ciò che la difesa mi concede. Se ho spazio da tre, provo a tirare, altrimenti entro in area e provo ad inventare qualcosa per i miei compagni" questo è quanto "The Beard" ha raccontato ai microfoni di ESPN nell'immediato dopogara del match vinto dai suoi in Colorado.
Con la regular season ormai agli sgoccioli, nascono spontanei gli interrogativi intorno a D'Antoni, ed al suo modo di affrontare, gestire i playoff. Difatti, le esperienze passate hanno dimostrato che la squadra per antonomasia dell'allenatore italo-americano, i Phoenix Suns di Steve Nash, che molto somigliano a questi Houston Rockets, non riuscirono mai a trasportare nella post season, la brillantezza, tutti quei pregi che invece mostrarono nella stagione regolare. In Texas, a Houston, sono gia partiti gli scongiuri del caso, ma con un Harden in queste condizioni, nessun traguardo è precluso, Warriors e Spurs avvertite.