Una tripla doppia - l'ennesima della sua regular season- da 40 punti, 10 rimbalzi e 10 assist di James Harden è la chiave del successo degli Houston Rockets di Mike D'Antoni al Pepsi Center contro i Denver Nuggets di Mike Malone, orfani di Wilson Chandler e Danilo Gallinari. A Est, vittoria importante per i Chicago Bulls di Fred Hoiberg, che allo United Center superano gli Utah Jazz di Quin Snyder.
Denver Nuggets - Houston Rockets 105-109
Con Wilson Chandler e Danilo Gallinari ancora fuori causa, coach Malone conferma Mason Plumlee e Juancho Hernangomez in quintetto. Proprio lo spagnolo è il protagonista dell'inizio di partita con un paio di triple che mandano avanti i Nuggets. Houston si affida al solito Harden, devastante nel pick and roll giocato prima con Clint Capela (cercato al ferro), poi con Nenè. Problemi di falli per Nikola Jokic, costretto a guardare quasi tutto il primo tempo in panchina: in sua assenza, ecco spuntare Kenneth Faried, che di energia trova punti a rimbalzo offensivo, mentre dall'altra parte Gordon e Williams sopperiscono in parte alla serata no al tiro di Ariza e Beverley. Neanche Ryan Anderson è particolarmente preciso, in una Houston che fatica quando in campo non c'è il Barba. Bene invece Denver con Plumlee e uno scatenato Gary Harris, sempre pronto a ricevere in taglio verso il ferro ed efficace anche con il jumper dalla media e dalla lunga distanza. All'intervallo lungo lo score è di 56-51 in favore dei padroni di casa, ma la gara cambia a inizio terzo quarto: a Jokic viene fischiato il quarto fallo su Anderson, l'attacco di Malone batte clamorosamente in testa, e James Harden ne approfitta per confezionare il sorpasso con un periodo da diciotto punti personali. Il Barba attacca il ferro e fa ancora felici Capela e Nenè, mentre Denver si aggrappa al cuore di Jameer Nelson e al talento di Hernangomez. Eric Gordon e Lou Williams gestiscono il vantaggio anche in apertura di quarto quarto, ma i Nuggets non ci stanno e rientrano in carreggiata grazie a Jamal Murray e al rientrante Nikola Jokic. Finale dunque punto a punto, deciso ancora da Harden e dagli errori ai liberi di Denver: negli ultimi due minuti Nenè trova tre punti importanti (canestro più uno su due dalla lunetta), mentre i padroni di casa sprecano in due occasioni la chance di pareggiare i conti con un disastroso Will Barton.
Denver Nuggets (33-36). Punti: Harris 17, Jokic 16, Hernangomez e Nelson 15, Murray 12, Faried 11, Barton 10. Rimbalzi: Plumlee 9. Assist: Nelson 11.
Houston Rockets (48-22). Punti: Harden 40, Capela 16, Nenè 14, Williams 12, Anderson e Gordon 10. Rimbalzi: Harden 10. Assist: Harden 10.
Chicago Bulls - Utah Jazz 95-86
Per la sfida casalinga ai Jazz, Fred Hoiberg rispolvera Nikola Mirotic in quintetto, con Paul Zipser al posto dell'infortunato Wade. Dall'altra parte Snyder conferma uno schieramento con Gobert unico lungo e Ingles e Johnson a completare il frontcourt. Avvio favorevole agli ospiti, che partono alla grande con due triple a testa di Gordon Hayward e George Hill, mentre Robin Lopez è costretto agli straordinari per contenere Rudy Gobert. Chicago rimane agganciata alla partita grazie all'impatto dalla panchina di Bobby Portis, con Jimmy Butler che si costruisce i suoi tradizionali canestri in isolamento. Scongiurato il pericolo di fuga degli ospiti, i Bulls si rilassano nuovamente in difesa, concedendo punti ad Alec Burks e Dante Exum, prima di chiudere il primo tempo sotto 40-44, con due triple importanti di Mirotic e Zipser. Gara che si mantiene a basso punteggio anche alla ripresa delle operazioni, quando i padroni di casa operano il sorpasso con Rajon Rondo e il solito Butler. Per i Jazz domina intanto a rimbalzo il francese Rudy Gobert, in un bel duello con un comunque attivo Robin Lopez. Ospiti che sembrano comunque in controllo della partita a cavallo tra terzo e quarto periodo, quando Joe Johnson e Joe Ingles trovano punti importanti per Snyder: dalla panchina dei Jazz si aggiunge anche Boris Diaw, ma a fare la differenza sono i giovani dei Bulls. Apre ancora Portis, assolutamente on fire, prosegue Denzel Valentine, che trova tre triple fondamentali nel momento del bisogno, chiude Michael Carter-Williams, che ci mette una buona dose di energia e atletismo. Non basta a Utah il finale d'orgoglio di Hill, perchè dall'altra parte del campo Butler e MCW sigillano una vittoria che tiene ancora in corsa Chicago per un posto ai playoff della Eastern Conference.
Chicago Bulls (33-36). Punti: Butler 23, Portis 22, Lopez 14, Valentine 11. Rimbalzi: Valentine 12. Assist: Butler 7.
Utah Jazz (43-27). Punti: Hill 18, Hayward 14, Gobert 13, Ingles e Burks 10. Rimbalzi: Gobert 13. Assist: Ingles 5.