Dallas Mavericks – Philadelphia 76ers 74 – 116

Sconfitta più che pesante per i Mavericks di Rick Carlisle. Contro i 76ers, i texani giocano una partita orribile, perdendo l’opportunità di staccarsi da Minnesota, agganciare Portland e tenere il passo di Denver nella lotta, ormai sempre meno serrata, per l’ultimo posto ai playoff.

Philadelphia, al contrario, è stata brava nell’approfittare di una serata decisamente “no” per gli ospiti. Già a partire dal primo quarto infatti, Phila ha voluto e potuto giocare su ritmi particolarmente alti, attaccando con successo il canestro degli avversari. Covington ed Anderson sono i principali attori nei primi 12 minuti, in cui i padroni di casa raggiungono persino la doppia cifra di vantaggio. Dallas, più o meno viva nel primo tempo, cerca e trova la rimonta nel secondo quarto, quando passa in testa grazie ai canestri di Nowitzki e di un ispirato JJ Barea. La “pacchia” però dura poco, giusto un paio di minuti del secondo quarto; da quando i Sixers infatti si rimettono in moto, i Mavericks vengono nuovamente cacciati indietro e, da qui in poi, non riescono più nemmeno ad avvicinarsi agli avversari.

Se il primo tempo si chiude con un vantaggio comunque esiguo, nel secondo Philadelphia ingrana subito la sesta e in un batter d’occhio si porta sul +15. Dallas non ha alcuna voglia, né tantomeno la forza di riprendere la gara, lasciando così completamente campo libero agli avversari che così, alla fine del terzo quarto, si ritrovano avanti di 30 punti. L’ultimo parziale si trasforma così in un enorme spazio di garbage time, decisamente poco piacevole agli occhi degli spettatori. Finisce alla fine 74 – 116 per Phila, che torna a vincere e stacca i Magic in tredicesima posizione.

Chicago Bulls – Washington Wizards 107 – 112

Vittoria importantissima per i Washington Wizards: al Verizon Center, la squadra di Scott Brooks gioca una buona partita contro i derelitti Chicago Bulls, ormai privi anche di Dwyane Wade, e sempre più lontani dall’ottavo posto della Eastern Conference.

Eppure a cominciare meglio sono stati proprio i Bulls, che nei primi 5 minuti della partita sono riusciti a mettere in difficoltà gli avversari, soprattutto grazie all’ormai sempre più solo Jimmy Butler. È solo questione di tempo prima che i Wizards trovino le giuste contromisure alla squadra di Hoiberg. Sono soprattutto Beal e Smith a martellare da tre il canestro dei Bulls che ben presto perdono il vantaggio acquisito nei primissimi minuti. Da qui in avanti, Washington non perde più la testa della partita raggiungendo anche il + 15 a fine primo tempo.

Anche nel secondo tempo, i capitolini non hanno troppe difficoltà nello stare avanti nel punteggio, e soltanto nell’ultimo periodo rischiano qualcosa ma più per demeriti propri che per meriti degli avversari.