SAN ANTONIO SPURS - ATLANTA HAWKS 107-99

52 vittorie e 14 sconfitte: questo è il record aggiornato degli Spurs, con cui raggiungono Golden State in vetta alla Western Conference, con entrambe le franchigie attese dalle ultime 16 gare di regular season, tra cui lo scontro diretto all'AT&T Center il 29 Marzo. Seppur con la zavorra di 23 palle perse (season-high), ma con il record stagionale per triple segnate (16) San Antonio supera Atlanta, dimostrandosi squadra solida, dalle infinite qualità, una seria pretendente alla conquista dell'anello. 

Privi di Tony Parker, LaMarcus Aldridge e Dejounte Murray, coach Popovich affida le chiavi della regia all'aborigeno Patty Mills, mentre nel ruolo di "quattro" spazio a Lee con al suo fianco Dedmon e non Gasol. Solito starting five per Atlanta, con Schroder e Bazemore a comporre il backcourt, e Sefolosha, Millsap ed Howard il pacchetto dei lunghi. Dopo la botta alla testa subita nella sfida contro i Thunder, in uno scontro di gioco con Victor Oladipo, il numero 2 degli speroni Kawhi Leonard fa rientro sul parquet, dimostrando sin dagli albori del match di essere totalmente guarito, ed ispirato, come ormai da consuetudine. Il candidato Mvp prende subito confidenza con il canestro avversario, segna dalla media, e da oltre l'arco dei 7 metri e 25, risultando un enigma per la difesa della franchigia della Georgia. Al termine dei primi 12' minuti, sono già 11 i punti di Leonard, e San Antonio vola così sul +10 (28-18).

Atlanta inizia a carburare, dalla panchina esce un bollente Ilyasova che fattura 9 punti consecutivi in un amen, ma è sempre Kawhi Leonard, coadiuvato da Mills e Gasol, a ricacciare indietro gli avversari e conservare la doppia cifra di vantaggio alla pausa lunga (54-43). Gli Hawks litigano con il canestro, soprattutto al tiro da oltre l'arco dei 3 punti (6/22) e dunque si rifugiano nel pitturato nel tentativo di mangiare qualche punto ai padroni di casa. Ma anche ai liberi Atlanta balbetta (19/30, addirittura 1/8 per Dwight Howard) e per San Antonio è un gioco da ragazzi respingere gli attacchi dei viaggianti. Gli uomini di coach Mike Budenholzer soffrono la veloce circolazione di palla degli Spurs, e concedono il più delle volte tiri aperti agli avversari. Ciò comporta la lievitazione del margine di vantaggio di SAS fino al +15.

Sembra tutto deciso, tutto scritto, ma Atlanta non è per nulla d'accordo: la point guard Schroder, con Hardaway e Millsap, trovano i canestri della riscossa, e quando Tauran Prince realizza il canestro dalla media del -1 (86-85), cala il gelo nell'impianto texano. Il sogno degli Spurs di agganciare e superare in vetta gli Warriors sembra svanire, ma l'ultimo sforzo, quello decisivo per centrare il successo, parte dai gregari Forbes e Green, per essere completato da Leonard, il quale referta gli ultimi 8 punti di squadra, ricacciando indietro questa volta definitivamente gli avversari, lasciati faccia a faccia con la L, e costretti ad interrompere la serie positiva di 3 vittorie consecutive.

SAN ANTONIO SPURS: Punti: Leonard 31, Mills 15, Green 14, Lee 14; Rimbalzi: Gasol 10; Assist: Mills 9;

ATLANTA HAWKS: Punti: Schroder 22, Hardaway jr 17, Millsap 16; Rimbalzi: Howard 13; Assist: Schroder 10;