Sesta sconfitta nelle ultime dieci partite per i Cleveland Cavaliers di Tyronn Lue, battuti nella notte al Toyota Center di Houston dai Rockets di Mike D'Antoni. Gara estremamente spettacolare quella della domenica sera in Texas, cove è James Harden a trascinare i suoi al successo, con l'ennesima tripla doppia stagionale (38 punti, 11 assist e 10 rimbalzi). Ai Cavs non basta un primo tempo scintillante: i 58 punti in due di LeBron James (30) e Kyrie Irving (28) non sono infatti sufficienti per evitare un altro k.o., giunto in rimonta nei secondi ventiquattro minuti di gara. Partita caratterizzata dall'alto numero di triple tentate dalle due squadre: (43, con 17 a bersaglio per gli ospiti, 45, con 16 a segno per i padroni di casa). 

Quintetti confermati al Toyota Center, dove ai Cavs mancano ancora Kyle Korver e Kevin Love, mentre D'Antoni schiera Anderson e Ariza nel frontcourt insieme a Clint Capela. E' come al solito James Harden il motore dell'attacco dei Rockets, che aggrediscono la partita con il loro ritmo infernale. Il Barba attacca il ferro sfruttando il pick and roll con il centro svizzero, Ryan Anderson manda subito a bersaglio due triple importanti, Ariza e Beverley lottano su ogni palla, e Cleveland barcolla subito, tenuta in piedi da un paio di time-out in emergenza di Tyronn Lue e soprattutto dalle giocate fantascientifiche di Kyrie Irving. Il numero due degli ospiti conferma di essere un clamoroso giocatore di uno contro uno, inventandosi almeno due circus shot che fanno impazzire anche il pubblico di casa, ma il ritmo impresso alla sfida da Houston non dà tregua ai campioni in carica. I texani tirano da tre appena possibile, vanno forte a rimbalzo d'attacco e trovano punti rapidi dalla panchina con Eric Gordon. Terminata la prima ondata rossa, i Cavs si stringono ancora intorno a Irving, mentre LeBron James carbura con il trascorrere dei minuti. Il Prescelto non si sottrae alla sfida del tiro dall'arco, risponde per le rime e chiude il primo quarto con un paio di penetrazioni che valgono il 33-26. La partita cambia completamente volto nel secondo periodo, quando, con Harden in panchina, l'attacco dei Rockets batte in testa. E' il momento in cui i Cavs piazzano un parziale terrificante di 20-5, grazie alle triple di Channing Frye, Richard Jefferson, Deron Williams e Kyrie Irving. Situazione ribaltata dunque, anche perchè i texani sbandano vistosamente in difesa e dall'altra parte del campo prendono solo tiri affrettati. Cleveland gioca invece un quarto offensivo d'autore, con James che rientra sul parquet alla sua maniera, spedendo le squadre negli spogliatoi sul 58-67. 

Il vantaggio dei Cavs aumenta alla ripresa delle operazioni, raggiungendo le quattordici lunghezze ancora grazie ai punti della coppia James-Irving, ma la difesa di D'Antoni comincia gradualmente a salire di colpi per intensità e letture. E' così che i Rockets rimontano, affidandosi a un James Harden assolutamente immarcabile. Il Barba segna tiri dall'arco contestati, arriva al ferro con irrisoria facilità, gioca a due con Capela, e arma la mano di un caldissimo Ryan Anderson. Chiave della rimonta è anche il dominio a rimbalzo offensivo dei padroni di casa, con Capela e Nenè che per una volta ridicolizzano Tristan Thompson. Anche Trevor Ariza lotta su ogni pallone, con Patrick Beverley che si esalta nella battaglia contro Irving e James. In uscita dalla panchina è quindi Lou Williams a pareggiare i conti a quota 83: Cleveland sbanda, James perde diversi palloni sanguinosi, ma ancora una volta il secondo quintetto risveglia i campioni a suon di canestri da tre punti. Ci pensano Derrick Williams e Frye a rispondere alle accelerazioni di Harden, mentre J.R. Smith spara a salve. La gara si decide così nel quarto periodo: Irving apre e chiude con altri canestri da favola, ma si intestardisce nel cercare tiri complicati, Beverley e Nenè si esaltano nella lotta, con il brasiliano che diventa un fattore anche in difesa. Ed è nella propria metà campo che Houston vince la sfida, costringendo James ad altre palle perse (saranno otto in totale) e a brutti tiri nel finale di partita, mentre Harden continua a chiudere al ferro con la prediletta mano mancina. Ai Cavs non bastano le ultime giocate d'orgoglio di Irving per evitare una sconfitta che ora riavvicina Boston e Washington nel ranking della Western Conference, distanti due partite piene.

Houston Rockets (46-21). Punti: Harden 38, Anderson 16, Beverley e Gordon 13, Ariza e Nenè 12. Rimbalzi: Capela 11, Harden 10. Assist: Harden 11.

Cleveland Cavaliers (43-22). Punti: James 30, Irving 28, Jefferson 16. Rimbalzi: Thompson 8. Assist: Irving 8.