Quello che sta accadendo a El Segundo è ormai noto, con l'esplosione della faida tra i fratelli Buss e Magic Johnson divenuto "President of basketball operations" dei Los Angeles Lakers. Questi ha scelto Rob Pelinka come general manager, ex agente di Kobe Bryant e divenuto da pochi giorni il GM della franchigia californiana. Meno di 48 ore fa, Magic e Pelinka si sono presentati ufficialmente, con Jeanie Buss e Kobe Bryant - insieme alla moglie Vanessa - presenti.

A esordire è stato l'ex fenomeno di L.A degli anni '80: "I Lakers sono il cuore battente di questa città, una destinazione ambita per ogni giocatore, il miglior mercato possibile. Dobbiamo ridare entusiasmo e prestigio. Insieme con Walton riporteremo questa franchigia dove merita. Conosco Rob (Pelinka, ndr), è competitivo come me. Vuole vincere e sa come farlo. Conosce bene il CBA (il nuovo contratto collettivo della NBA) e me lo sta spiegando. Conosce il salary cap, ha molte relazioni all'interno della Lega, è bravo nel reclutare i giocatori, sa quali sono le loro esigenze, compresi quelle della nuova generazione, perché ne rappresenta e ne ha rappresentati molti. L'ho scelto perché è forte dove io sono debole e insieme ci completiamo. Ogni decisione sarà condivisa con Jeanie (Buss). Siamo una famiglia come lo erano i Lakers ai tempi del Dr. Buss (padre di Jeanie).”

Subito arriva l'intervento di Rob Pelinka, 47 anni ex giocatore di punta di Michigan State e diventato uno degli agenti più importanti nel panorama della Association: “In tanti mi chiedono il motivo di un cambio così radicale nella mia carriera, ma per me è stato tutto molto semplice. Con Magic e Jeanie ci siamo trovati subito. A livello di squadra abbiamo giovani di talento ma siamo i penultimi della NBA ed è inaccettabile. Dobbiamo aggiungere giocatori di qualità. Sono restio a mettere scadenze, ma non lo sono a dire che saremo devoti all'eccellenza ogni giorno. Stiamo mettendo a punto un piano e non ci fermeremo fino a quando non lo avremo realizzato, ma è impossibile dire se ci vorrà un anno e se ne serviranno cinque. Avremo un sistema responsabile per far sì che ogni giocatore si renda conto che giocare per questa squadra è un onore".

A proposito di un possibile arruolamento dello stesso Black Mamba in questa nuova famiglia, Rob non ha chiuso le porte, anzi: "Non possiamo separare Lakers e Kobe, fa parte del DNA di questa squadra e ci aiuterà, ci consiglierà e ci confronteremo spesso. I Buss e i Lakers non sono duplicabili e sull’eccezionalità di questo stiamo basando la nostra strategia. Ho una lente di ingrandimento su tutte e 30 le squadre, dal momento che ho rappresentato i giocatori di tutte le squadre, perciò potremo prendere qualcosa da ognuna delle altre 29 franchigie, ma non copieremo nessuno. Vogliamo creare una nostra identità, prendendo alcuni spunti dagli altri, ma avremo un modus operandi unico".

Chiusura commovente per Rob, che ha voluto parlare anche di quello che rappresentano per lui Kobe Bryant e la moglie Vanessa: "C'è un versetto della Scrittura che dice che i veri amici sono più preziosi dell'oro ed è questo che siete. Kobe, quello che voleva dire l'arte per Michelangelo, la musica per Beethoven, le parole per Shakespeare, tu lo sei per me come amico". Sarà interessante vedere se due persone che non hanno mai avuto esperienza nel condurre una franchigia riusciranno a calarsi in un ruolo di questa portata, peraltro in un periodo storico così difficile per la franchigia NBA più famosa del mondo. Almeno da oggi Jeanie Buss ha può finalmente guardare avanti con più fiducia rispetto agli ultimi 4 anni.