CHICAGO BULLS - HOUSTON ROCKETS 94-115
Houston ritrova il sorriso dopo due sconfitte di fila, e la vittoria a Chicago inguaia i Bulls, attualmente fuori dalle "magnifiche otto" della Eastern Conference. Nemmeno il rientro di Wade e Carter-Williams sul campo di gioco permette ai Tori dell'Illinois di svoltare; a prevalere è il collettivo di Houston, che soffre 12' minuti per poi prendersi il match, dominandolo, e consentendo a Mike D'Antoni di poter festeggiare la sua vittoria numero 500 da head coach in Nba. Chiuso il primo quarto avanti di dieci punti (33-23), Chicago crolla nelle due frazioni centrali, referta solo 30 punti a fronte dei 69 fatturati dagli ospiti, ed esce dalla partita, pagando lo scarso 38% al tiro. Il parziale di 33-4 in favore dei Rockets spinge i texani avanti di 27 nel cuore del terzo quarto, un break che spezza in due tronconi la contesa, chiudendo i giochi e trasformando la restante parte della gara in garbage time. Alla sirena finale è il cecchino ex New Orleans Pelicans Ryan Anderson l'unico Rocket a raggiungere almeno 20 punti realizzati (21, con 6 triple), mentre James Harden, si "ferma" a 19 punti, impreziositi da 7 rimbalzi e 13 assist perchè costretto anzitempo ad uscire dal parquet a causa di un problema alla caviglia, occorsogli in seguito ad uno scontro di gioco con il rivale Valentine. Vana la produzione offensiva della coppia "Butler-Wade" che combina per 37 punti, ma non permette agli uomini di coach Hoiberg di cambiare la storia del match.
CHICAGO BULLS: Punti: Wade 21, Butler 16, Payne 11; Rimbalzi: Lauvergne 9; Assist: Grant 5;
HOUSTON ROCKETS: Punti: Anderson 21, Harden 19, Williams 18; Rimbalzi: Ariza 11; Assist: Harden 13;
CHARLOTTE HORNETS - ORLANDO MAGIC 121-81
Gara a senso unico allo Spectrum Center. Charlotte cancella i mediocri Orlando Magic e continua la rincorsa all'ottavo posto ad Est, ottenendo la terza vittoria nelle ultime 4 gare disputate. I 23 punti di Kemba Walker, le doppie doppie di Batum (15 punti e 10 assist) e Marvin Williams (12 punti e 18 rimbalzi) risultano essere decisive nell'economia del match, già nelle mani dei padroni di casa dopo i primissimi minuti. Orlando è assente, indifesa, e gli Hornets imperversano. Raggiungono nel corso del primo quarto la doppia cifra di vantaggio (29-19), e nel secondo parziale i punti di vantaggio lievitano velocemente, e divengono ben presto 20 (44-24), con la franchigia cara a Micheal Jordan impegnata a tirare con il 60% dal campo. I Magic faticano a bucare la retina del canestro ospite, il solo Gordon (20 punti) ed a intermittenza Fournier (14) ed Hezonja (11) provano a combinare qualcosa in attacco, ma è il nulla, rispetto all'impeto degli avversari. Belinelli partecipa attivamente allo show, realizza 18 punti in 22' minuti d'impiego, ed aiuta i suoi a chiudere il match abbondantemente prima del suono della sirena finale. Charlotte amministra il +26 con cui approccia l'ultimo quarto, ed ha il merito di gonfiare il gap fino al +40 finale.
CHARLOTTE HORNETS: Punti: Walker 23, Belinelli 18, Batum 15, Roberts 15; Rimbalzi: Williams 18; Assist: Batum 10;
ORLANDO MAGIC: Punti: Gordon 20, Fournier 14, Hezonja 11; Rimbalzi: Biyombo 10; Assist: Payton 12;