Prosegue il periodo difficile dei Golden State Warriors di Steve Kerr. I californiani, tornati ad Oakland dopo un giro di trasferte a Est, e ancora orfani di Kevin Durant, perdono malamente in casa contro i Boston Celtics di Brad Stevens, subendo un parziale terrificante (15-0, 12-27 complessivo) nel quarto quarto. Vincono ancora invece i Washington Wizards di Scott Brooks, in back to back al Pepsi Center di Denver contro i Nuggets di Mike Malone (assente per influenza Danilo Gallinari).
Golden State Warriors - Boston Celtics 86-99
Rientra Al Horford nel quintetto dei Celtics alla Oracle Arena, mentre per Kerr spazio ancora a McCaw per Durant. Fin dalle prime battute si capisce che l'attacco dei padroni di casa è tutto sulle spalle di Curry e Thompson, abili a trovare il canestro con una certa continuità ma soli come realizzatori. Dall'altra parte Isaiah Thomas si accende a intermittenza, in una gara in cui l'intensità difensiva è sopra la media della regular season. Draymond Green è battezzato con successo dai biancoverdi, e il punteggio rimane a lungo in equilibrio: alle magie degli Splash Brothers risponde la panchina di Boston, con Jerebko, Smart, Rozier e soprattutto Kelly Olynyk. Quando Curry va in panchina per un minimo di riposo, è Andre Iguodala a provare a raccoglierne il testimone, ma le percentuali in attacco dei Warriors calano paurosamente. Non ne approfittano però gli ospiti, che ricevono relativamente poco da Horford, ma possono contare sul solito Thomas e su un efficace Amir Johnson. All'intervallo lungo lo score di 50-46, con la partita che rimane in equilibrio anche nel terzo periodo, iniziato da un vero e proprio show di Klay Thompson. Sono però tutti tiri difficili quelli messi a segno dallo Splash Brother numero due, marcato splendidamente da Avery Bradley. Anche Steph Curry subisce un trattamento simile da Marcus Smart, ed è limitato al tiro, nonostante chiuda il quarto con una tripla con dedica al rookie Jaylen Brown. Ogni tentativo di Kerr di inserire giocatori dalla panchina risulta vano: i vari Barnes, Clark, West, Livingston, McAdoo (solo una fugace apparizione per McGee nel primo tempo) combinano per sei punti totali, e nel quarto periodo ecco il parziale che decide la sfida: tra palle perse e tiri difficili (il solo Iguodala inventa in un paio di circostanze per Green), i Warriors affondano subendo il contropiede di Boston, che non sbaglia con Bradley e Thomas, trovando in Jae Crowder un cecchino infallibile dall'arco. E' il momento della svolta, perchè Golden State incassa un terrificante 15-0 che le costa la sconfitta, in attesa della grande sfida di sabato contro i San Antonio Spurs.
Golden State Warriors (52-12). Punti: Thompson 25, Curry 23, Green 13. Rimbalzi: Green 8. Assist: Curry 6.
Boston Celtics (41-24). Punti: Thomas 25, Olynyk 17, Horford 10. Rimbalzi: Crowder 10. Assist: Horford 6.
Denver Nuggets - Washington Wizards 113-123
Assente Danilo Gallinari, messo k.o. dall'influenza, nella sfida dei suoi Nuggets al Pepsi Center contro i caldissimi Wizards di Scott Brooks. Al posto del Gallo c'è in quintetto Juancho Hernangomez, con Mason Plumlee che rimpiazza ancora Nikola Jokic. Denver inizia la partita affidandosi ai canestri di Wilson Chandler e di Harris e Plumlee, ma l'equilibrio dura poco nella Mile High City. Washington prende infatti il controllo delle operazioni a partire dal secondo quarto, quando Bradley Beal comincia a trovare ritmo dall'arco, perfettamente assistito da un John Wall sempre più convincente. Anche la panchina degli ospiti offre il suo contributo, con Bogdanovic, Mahinmi e Oubre, mentre dall'altra parte si fanno notare Emmanuel Mudiay e soprattutto Jamal Murray. All'intervallo lungo Washington è avanti 50-67, e dal terzo quarto in poi il vantaggio si dilata oltre le venti lunghezze. Merito soprattutto di Otto Porter, più volte a bersaglio da tre punti e al ferro, e della coppia di lunghi Morris-Gortat. I Wizards muovono splendidamente la palla in attacco, confermandosi in un gran periodo di forma, contro una Denver in palese difficoltà difensiva. Non bastano infatti a Malone 26 punti con 10/15 dal campo di un ottimo Gary Harris: i Nuggets vanno k.o. sotto i colpi di un Wall finalmente compiuto e devastante. Unica nota stonata per gli ospiti, l'espulsione negli ultimi due minuti di gara di Markieff Morris, che si becca un flagrant di tipo due per un calcione ingiustificato indirizzato nelle parti basse di Plumlee.
Denver Nuggets (29-35). Punti: Harris 26, Chandler 21, Plumlee 19, Murray 17. Rimbalzi: Plumlee 10. Assist: Nelson 6.
Washington Wizards (39-24). Punti: Wall 30, Beal 23, Porter 22, Morris e Gortat 11, Bogdanovic 10. Rimbalzi: Gortat 15. Assist: Wall 10.