HOUSTON ROCKETS - UTAH JAZZ 108-115
Utah giunge in Texas priva di George Hill e Derrick Favors, ma a risultare decisiva è ancora una volta l'inossidabile coppia Hayward/Gobert. I primi violini offensivi dei mormoni combinano per 46 punti (23 a testa) risultando decisivi per le sorti del match. Hood ne aggiunge 19, Iso Joe 16 e per Houston è notte fonda, aldilà dei 35 punti (più 4 rimbalzi e 6 assist) di James Harden. Pesa come un macigno, però, lo 0/8 del Barba da oltre l'arco dei 7 metri e 25.
Utah sin dalle prime battute lascia intendere le sue reali intenzioni: prende in mano il comando del match, senza più mollarlo, fino alla sirena finale. I Rockets non sono in serata, per la prima volta nelle ultime 18 partite restano al di sotto delle 10 triple realizzate (8/32), ed espongono il fianco agli avversari, i quali si spingono fino al +13 nel cuore del secondo quarto. Harden, Ariza e Capela provano a limitare i danni, ma alla pausa lunga Houston resta sotto 53-64.
La D'Antoni band rientra in campo con un piglio diverso, Harden dalla lunetta e Capela riportano i padroni di casa in linea di galleggiamento, sul -3 (70-73), ma la produzione offensiva del "White Mamba" Hayward, autore di 7 punti consecutivi, respinge al mittente il tentativo di rimonta dei Rockets. Utah tira fuori il carattere, stringe le maglie difensive ed espone in bella mostra sul parquet del Toyota Center un Joe Johnson in versione vintage: realizza 7 dei suoi 16 punti totali nel solo ultimo quarto, per il resto ci pensa il colosso Gobert a diventare un fattore sotto le plance e chiudere la contesa con il layup del 106-112 a soli 47" dal termine. Utah conquista la quarta W di fila, blindando con largo anticipo la partecipazione ai prossimi playoff.
HOUSTON ROCKETS: Punti: Harden 35, Capela 19, Gordon 14; Rimbalzi: Capela 12; Assist: Harden 6;
UTAH JAZZ: Punti: Hayward 23, Gobert 23, Hood 19; Rimbalzi: Gobert 10; Assist: Ingles 6;