Altra vittoria sul filo di lana per i Washington Wizards di Scott Brooks, che rimangono sotto nel punteggio per tre quarti abbondanti contro gli Orlando Magic di Frank Vogel al Verizon Center, salvo spuntarla nel finale grazie ai canestri di Bradley Beal (32 punti, 12/21 dal campo) e di un bollente Bojan Bogdanovic (27 punti, 8/10 dall'arco). Anche sull'altra costa degli Stati Uniti va in scena una sfida all'ultimo respiro, tra i Sacramento Kings di Dave Jorger e gli Utah Jazz di Quin Snyder: al Golden1 Center la spuntano gli ospiti ai supplementari, grazie a un tap-in sulla sirena di Rudy Gobert.
Washington Wizards - Orlando Magic 115-114
Non c'è Nikola Vucevic (problemi al tendine d'Achille destro) per i Magic al Verizon Center, rimpiazzato in quintetto da Bismack Biyombo. Orlando gioca un primo tempo quasi perfetto: va subito avanti nel punteggio, grazie a un Aaron Gordon imprendibile, allunga in maniera decisa con le seconde linee, in particolare con Mario Hezonja e D.J. Augustin, e resiste ai canestri di Beal e Bogdanovic, tra i più positivi per Brooks. Il vantaggio ospite si dilata fino alle quindici lunghezze, con Fournier che mette a ferro e fuoco la difesa dei Wizards, mentre dall'altra parte Wall procede a strappi. Otto Porter si fa valere a rimbalzo, ma all'intervallo lungo Washington è sotto 45-61. Alla ripresa delle operazioni i padroni di casa stringono i tempi, affidandosi proprio a John Wall e a Markieff Morris, ma i Magic rispondono colpo su colpo, prima con Biyombo, poi con Elfrid Payton e Jeff Green, incisivo dalla panchina. Continua ad essere Bradley Beal il realizzatore più continuo dei Wizards, che rimangono comunque sotto di una decina di punti all'ultima pausa. Il quarto quarto si apre però con una reazione veemente di Washington, che comincia a seppellire di triple gli avversari: inizia Satoransky, prosegue Bogdanovic, praticamente infallibile dall'arco. Anche Mahinmi e Jennings si esaltano nella rimonta, mentre Orlando fatica ma trova risposte importanti grazie a Evan Fournier e soprattutto a Terrence Ross. Il finale è dunque punto a punto: Wall segna in penetrazione contro Hezonja, Fournier e Ross si inventano un paio di canestri difficili, ma i punti decisivi sono quelli di Beal e ancora di Bojan Bogdanovic, esiziale da tre. Sotto 115-114, Orlando avrebbe due volte la chance di vincere, ma in entrambe le occasioni Gordon non trova il bersaglio.
Washington Wizards (37-24). Punti: Beal 32, Bogdanovic 27, Wall 19, Porter 11. Rimbalzi: Gortat 11. Assist: Wall 10.
Orlando Magic (23-40). Punti: Ross 20, Fournier 18, Gordon e Payton 15, Biyombo 14, Hezonja e Green 12. Rimbalzi: Biyombo 15, Gordon 11. Assist: Augustin 4.
Sacramento Kings - Utah Jazz 109-110 (OT)
Doppio playmaker (Lawson e Collison) in quintetto per Jorger contro i Jazz al Golden1 Center. Sacramento risponde bene agli input del suo allenatore, muovendo bene la palla e trovando punti da tutti i giocatori della rotazione, da Kosta Koufos a Darren Collison, da Arron Afflalo a Buddy Hield. Utah fatica invece a tenere il passo dei californiani, affidandosi a Gobert sotto canestro, con Hayward sempre più leader della squadra. La prima fuga dei Kings è targata Darren Collison, con Hield e Tolliver a bersaglio in uscita dalla panchina: per gli ospiti replicano Hood, Exum, Diaw e Burks, ma all'intervallo lungo Sacramento è avanti 59-45. Spetta dunque a Gordon Hayward guidare la riscossa Jazz alla ripresa delle operazioni, con il solito Gobert dominante sui due lati del campo (bello il duello con il giovane Willy Cauley-Stein). Il francese fa incetta di rimbalzi (alla fine saranno 24), viene coadiuvato dal compagno di reparto Favors, mentre per Jorger salgono in cattedra Ty Lawson e Garrett Temple, di rientro dall'infortunio. I Kings rimangono così in vantaggio anche all'ultima pausa (81-69), prima di fare harakiri nel quarto quarto, quando sprecano un margine considerevole. E' Rodney Hood, con tre triple in un lampo a riavvicinare Utah, imitato da George Hill. Finale dunque punto a punto: a un minuto e mezzo dalla conclusione i padroni di casa sono avanti di sette lunghezze, ma si fanno rimontare dalle triple di Ingles e Hayward. E' infine Gobert a pareggiare a quota 97, mentre a Hill non riesce il colpaccio sulla sirena. Si va dunque al supplementare, dove Sacramento mette ancora una volta la testa avanti grazie a Collison e Cauley-Stein: tutto inutile, perchè i Jazz rispondono colpo su colpo con Ingles e Hill. Decisivo l'ultimo possesso: sotto 109-108, Utah va ancora da Hill, che in avvicinamento non trova nemmeno il ferro, bensì il compagno Rudy Gobert, che sulla sirena converte in due punti per la vittoria ospite.
Sacramento Kings (25-37). Punti: Lawson 19, Collison 18, Afflalo 17, Cauley-Stein 15, Koufos 12, Temple 11, Hield 10. Rimbalzi: Koufos 10. Assist: Collison e Lawson 5.
Utah Jazz (39-24). Punti: Hood 28, Hayward 23, Gobert 16, Hill 15. Rimbalzi: Gobert 24. Assist: Hill 8.