Allo United Center di Chicago va in scena il Saturday Prime Time di ABC con i Bulls (31-31) che ospitano e cadono contro i Los Angeles Clippers (37-25). 91-101 il finale di una gara che riproietta i Bulls al 50% e i losangelini di nuovo all'inseguimento dei Jazz.

Pronti via, il primo quarto è abbastanza equilibrato. Le due squadra non vogliono alzare subito il ritmo del match, volendo prima capire le intenzioni dell’avversario. La partita è comunque gradevole, gli attacchi sono abbastanza fluidi e, sebbene non abbondino le giocate spettacolari, il pubblico della Windy City non può che apprezzare. Le due squadre finiscono così per dividersi equamente il primo parziale: nella prima metà, sono i Clippers a tenere la testa avanti grazie soprattutto alle buone giocate del duo Paul-Redick. Nella seconda metà, è un caldissimo Robin Lopez a portare avanti Chicago, che alla fine dei primi 12 minuti chiude avanti 23-29.

Così, forti del vantaggio acquisito, i padroni di casa provano ad alzare il ritmo fin dall’inizio del secondo quarto, trovano più volte il fondo della retina con ancora il solito Lopez. Ma ciò che fa veramente la differenza è la second unit di entrambe le squadra. I Bulls, con fuori Wade, Butler e Lopez appunto, trovano comunque senza troppe difficoltà il canestro, grazie soprattutto a Valentine e Zipser. Anche Rondo ci mette del suo, dimostrando, ancora una volta, quanto possa essere efficace quando in giornata. Doc Rivers non può invece festeggiare per il rendimento della sua panchina che, fatta eccezione per Jamal Crawford, rende assai meno di quella avversaria. Al suono della sirena, il punteggio recita così 55–61 per i padroni di casa.

Al rientro dalla pausa lunga, sarebbe lecito aspettarsi dei Bulls volenterosi di assestare il colpo del KO. Ciò invece non accade a causa di una Los Angeles più che dura a morire: nonostante il vantaggio di Chicago rimanga per grande parte del quarto, i Clippers sono bravi a non far scappare gli avversari e, al momento opportuno, con un Blake Griffin finalmente protagonista, riescono a ritrovare il vantaggio per la prima volta dal primo quarto, quando manca meno di metà quarto da giocare. Chicago prova a rispondere, ma il definitivo ingresso di Griffin fa sì che il parziale si chiuda in favore degli ospiti.

Col tabellone che recita 82–73 e con gli ultimi 12 minuti da giocare, gli uomini di Rivers decidono di chiudere definitivamente la partita e, già prima di arrivare a metà quarto, riescono perfettamente nell’intento, portandosi sul +15. Merito di un ottimo Crawford, in campo per tanto tempo nell’ultimo quarto e il cui referto, al suono della sirena, dice 25 punti. Forti del vantaggio, i Clippers calano d’intensità e ritmo, perdendo anche un paio di palloni che consentono ai contropiedisti di Hoiberg di riportare il distacco sul -10. Chicago potrebbe così riaprire definitivamente la partita, ma Los Angeles è brava a chiudere in difesa e a non concedere più nulla. Finisce così 101–91 per i californiani, che tengono il passo dei Jazz, quarti ad Ovest.