Probabilmente anche negli Stati Uniti c'è un limite. Fino a qualche anno fa, nessuno da qualsiasi parte del mondo voleva perdersi l'evento più spettacolare dell'NBA; adesso invece sembra che persino gli americani inizino a non vedere di buon occhio l'All Star Game. La critica non viene mossa tanto alle serate del venerdì e del sabato, anche perché proprio lo scorso anno la gara delle schiacciate ci ha regalato delle emozioni incredibili, quanto al match della domenica, che è diventato una vera e propria buffonata. Il record di punti fatti dalle squadre, ma anche dai singoli (MVP Anthony Davis con 52 punti), è la conferma di una partita che non si può neanche definire tale; la fase difensiva non esiste, neanche nell'ultimo quarto, quando di solito le squadre si impegnavano per vincere.

Adam Silver, commissioner della NBA, si è accorto di questo malcontento e cercherà di riparare dal prossimo anno, come ha detto in una recente intervista: "E' un All Star Game, e tu sei qui per divertirti. Si sentono persone parlare di tiri da quattro punti, cose che non accadranno nella NBA ma forse nell'All Star Game; potrebbe esserci qualche posizione in cui il tiro vale quattro punti, o magari nell'ultimo minuto il tiro da metà campo vale dieci punti. Non so, magari sono solo idee pazze."

Uno dei motivi per cui Silver è stato indotto a cercare qualche cambiamento, è stato il colloquio che avuto con Chris Paul, presidente dei giocatori, il quale ha espresso il proprio disappunto su alcune questioni di fondo. Il commissioner della NBA ha fatto capire anche quali sono i problemi principali: "Chris mi ha detto, dobbiamo fare qualcosa. C'è una sorta di pensiero di gruppo che gli allenatori e i general manager dicono ai giocatori: "Fai piano, non dimenticarti che è solo per divertimento".

Se è vero che qualche cambiamento è auspicabile per il prossimo anno e probabilmente arriverà, è anche vero che non dobbiamo dare troppo peso alle parole di Silver e aspettarci un tiro che vale dieci punti. Un'altra idea che è più facilmente realizzabile è quella di far scegliere i giocatori del quintetto ai capitani delle due squadre, e non più ai fan da casa, o ai giornalisti. Le idee che possono venir fuori sono tante, ma forse, invece che rendere ancor di più l'All Star Game uno spettacolo da circo, basterebbe creare le condizioni per far difendere le due squadre, almeno per un tempo, così che si possa vedere del vero basket e non solamente qualche giocata fine a se stessa.