Utah Jazz - Brooklyn Nets 112-97

Sono bastate due spallate, forti e decise, agli Utah Jazz, per sbarazzarsi a Salt Lake City della flebile resistenza dei Brooklyn Nets. Prosegue la marcia della squadra di Snyder verso le posizioni di vertice della Western Conference, che grazie ad un primo quarto pressoché perfetto mettono in ghiaccio la pratica: Hill è impeccabile fin dai primi minuti di gara (chiuderà con 34 personali e due errori dal campo!) e scava il solco tra le squadre, con la schiacciata di Favors che fissa il primo parziale sul 15-4. La tripla di Foye non scuote gli ospiti, che si trascinano fino al termine della prima frazione senza mai alzare di un minimo l'intensità difensiva: i Jazz fanno ciò che vogliono, banchettando nella metà campo offensiva, mettendo a referto 38 punti nei primi 12 minuti. Il più dodici fa dormire sonni relativamente tranquilli alla squadra di Snyder, che controlla il vantaggio nella seconda frazione: di Lopez ed Acy, dalla panchina, gli unici acuti degni di tal nota per i Nets. In avvio di ripresa la spallata che chiude la gara: la difesa di Utah torna aggressiva ed asfissiante, la tripla di Ingles unita alle schiacciate di Hayward e Favors, contribuiscono al parziale che trascina i padroni di casa fino al più diciotto (88-70) di fine terzo periodo. Nessun sussulto ospite fino alla sirena conclusiva, con Burks e Hill che mettono il sigillo definitivo all'incontro. 

Los Angeles Lakers - Boston Celtics 95-115

Pratica archiviata nei primi venti minuti di gioco allo Staples Center, dove i Celtics di Brad Stevens passeggiano su dei Los Angeles Lakers privi di voglia e mordente. Di Russell qualche acuto in avvio, seguito da qualche sporadica folata di Randle. E' la difesa degli ospiti, unita ad un'ottima circolazione di palla in attacco e ad una equa distribuzione dei tiri, che consente a Boston di scappare nella seconda metà di primo quarto, quando Thomas e Johnson mettono una manciata di punti tra le squadre (35-26 alla prima sirena). E' il secondo quarto a risultare decisivo, indirizzando la sfida verso il Massachussets: la second unit dei Lakers viene sommersa da Horford ed Olynyk, mentre le scorribande di Brewer e soprattutto Clarkson non sono sufficienti a tenere in partita i padroni di casa; Bradley e Thomas rifiniscono l'opera, portando i Celtics avanti venticinque alla pausa lunga. Non c'è reazione dei Lakers in avvio di ripresa, anzi: Boston tocca anche il più trenta, aprendo ufficialmente le danze verso il garbage time che dura circa venti minuti. Sei uomini in doppia cifra per i Celtics, soltanto tre per i Lakers, con Clarkson miglior realizzatore dell'incontro con un ventello. Boston sempre più saldamente al secondo posto della Eastern Conference, gialloviola sempre più vicini all'obiettivo - voluto - di essere una delle peggiori tre della NBA.