All'Abdi Pekci Arena succede l'incredibile: un Galatasaray senza più pretese schianta, con una grande reazione d'orgoglio, la capolista Real Madrid nella ventiquattresima giornata di Eurolega. Sugli scudi Daye (20) e Diebler (5/5 dall'arco) per la vittoria turca, mentre alle Merengues non basta l'ennesima grande prestazione di Doncic. Andiamo a rivivere insieme il match.

Ad Istanbul il Galatasaray ospita il Real Madrid del neo-maggiorenne Luka Doncic. Gremitissima la Abdi Pekci Arena, nonostante i ragazzi di Coach Ataman siano penultimi e senza oramai nulla da chiedere alla competizione, soprattutto contro la capolista solitaria spagnola, a sua volta allenata da Pablo Laso, con un record di 18-5.

L'inizio di partita è simile ad uno shooting contest: da un lato va a bersaglio due volte consecutive Goksenin Koksal, dall'altro lo imita, sempre dall'arco, Sergio Llull per il 10-6, poi accorciato da Daye. Nonostante il frastuono impressionante della Abdi Pekci Arena il Real trova bene i suoi giochi, ma i padroni di casa continuano a cercare con insistenza il pallone (tre rubate nei primi sette minuti) e soprattutto i tiratori da tre, salendo sul +4. La risposta è l'ingresso in campo di Doncic, che sul suo errore prende il rimbalzo e smazza l'alley-oop per la schiacciata di Ayon prima di siglare il primo palleggio-arresto e tiro della sua partita. I turchi però sfruttano bene la fisicità di Pleiss sotto i tabelloni e mantengono il vantaggio grazie anche agli otto punti consecutivi di Austin Daye; i tre liberi lucrati da Randolph nel finale e la seconda grande penetrazione di Vladi Micov fissano il punteggio sul 25-20. 

Nel secondo periodo i Blancos fanno fortune in transizione, ma continuano a soffrire tanto i lunghi avversari nel pitturato: la schiacciata dal lato debole di Arar fa 32-26. Qui arriva un piccolo blackout turco, con due palle perse consecutive punite da Doncic e Fernandez per cinque punti. Ancora la ripartenza veloce, dopo un triplo possesso del Gala, permette il ribaltamento per Carroll, che manda a segno la tripla del sorpasso. 
Coi quintetti "di riserva" le due squadre regalano punti e spettacolo, e tra una schiacciata e l'altra si vola sul 38 pari. Fitipaldo e Llull si scambiano lezioni su come fare assist, col brasiliano che fa decollare Tyus e lo spagnolo che schiaccia a terra per Hunter, poi il piede perno di Diebler regala cinque punti consecutivi che tengono sul filo del pareggio i turchi prima dell'intervallo, ed alla sirena è 49-46.

Il secondo tempo si apre con un'altra buona fase realizzativa: Ayon colpisce ancora (5/6) nel pitturato, ma dall'altra parte Micov e Daye riprendono a centrare il bersaglio dalla lunga distanza. Doppia cifra per entrambi, coi quattro punti consecutivi di Pleiss che sanciscono il parziale di 10-2, costringendo Laso ad un timeout per correggere la sbandante difesa dei Blancos. Il Madrid perde però ritmo e verve anche in attacco, perdendo un possesso dopo l'altro, mentre gli avversari continuano ad attaccare benissimo dentro e fuori, punendo gli errori sui cambi e conquistando il massimo vantaggio (+15, dopo un fallo in attacco ingenuo di Doncic) grazie all'1/2 in lunetta di Tibor Pleiss. Il tappo della già caldissima Arena di Istanbul salta definitivamente quando Diebler manda a bersaglio il terzo canestro su tre tentativi da fuori, allargando il gap sul 73-55. La luce in casa ospite si accende però sempre dalle stesse mani: Luka Doncic, con una magia in torsione da oltre nove metri, spedisce dentro il buzzer beater che vale il -13 alle porte del quarto decisivo.

L'approccio agli ultimi dieci minuti è però da grande squadra: Doncic e Carroll confezionano cinque punti consecutivi, poi il talentino slavo piazza una tripla dall'angolo e altri due assist. In men che non si dica, il Real Madrid è a -4, tutto per merito del suo diamante col numero 7. Dopo il timeout casalingo, cinque punti consecutivi di Randolph completano il sorpasso, l'attacco del Galatasaray si blocca completamente e Carroll trova una tripla da urlo per l'84-80. La rimonta sembra definitiva, ma il solito cecchino Diebler (5/5 da 3) riporta tutto in discussione. Nel finale sono tanti i possessi sprecati, ma l'epilogo è il meno pronosticabile: Tyus inchioda l'alley-oop di Guler, il pubblico esplode, e dall'altra parte Randolph si fa soffiare il possesso. La tripla del possibile pareggio è affidata a Doncic, che però non trova il miracolo: ad Istanbul, gli ultimi battono i primi.