Il sito internet di Sky Sport, da questa stagione portale ufficiale della NBA in italia, ha da poco rilasciato una breve (ma molto interessante) video-intervista a Marco Belinelli, nazionale azzurro nonché guardia degli Charlotte Hornets.
La prima domanda - prevedibilmente - riguarda la stagione in corso: un bruttissimo calo quello subito dagli Hornets, che solo un paio di mesi fa vedevano i Playoffs davvero vicini, con un gioco spumeggiante e un roster solido, poi, complice anche l'infortunio di una pedina cruciale come Cody Zeller, è arrivato un calo vertiginoso che ha visto la franchigia di Charlotte precipitare all'undicesimo posto. Tuttavia, Belinelli ha voluto tener vive le speranze di post-season: "Abbiamo iniziato bene la stagione, ma nell'anno nuovo, in gennaio ed in febbraio, abbiamo perso troppe partite. Ne abbiamo buttate via diverse negli ultimi cinque minuti, ed è un peccato. C'è da considerare anche che giochiamo ancora senza Cody Zeller, che per noi è un giocatore molto importante. Però non molliamo, siamo a 3 o 4 partite dall'ottavo e dal settimo posto. Ora abbiamo tre partite importanti che cercheremo di vincere perché contano molto per noi."
Il discorso si è poi focalizzato proprio su Zeller, lungo da Indiana che coi suoi 213 cm rappresenta una presenza cruciale nel pitturato e non solo. Come sottolineato dal Beli, il classe '92 riesce da solo ad irrobustire la difesa di squadra, oltre a viaggiare sopra i dieci punti ed i sei rimbalzi di media. "È un giocatore fondamentale, l'unico vero pivot che abbiamo, che rolla bene e copre tutti i nostri buchi in difesa. Abbiamo perso molte partite senza di lui, e spero che torni presto perché per poter andare ai Playoffs ne abbiamo davvero bisogno". Un bell'attestato di stima, insomma, a cui però ha fatto seguito un'analisi dei problemi che hanno caratterizzato l'ultimo periodo, quasi una strigliata a se stesso ed ai suoi compagni: "Secondo me siamo una squadra che non riesce a dare il colpo del k.o. durante una partita. Mi viene in mente la sifda con Detroit, quando eravamo avanti di 18 alla fine del terzo quarto ma non siamo riusciti a dare la 'mazzata' per vincere la partita, infatti abbiamo perso. Questo è senz'altro un problema, ci manca di riuscire a concludere le partite". Non solo poca cattiveria in attacco, ma anche qualche leggerezza di troppo nella metà campo difensivo, argomento di certo non nuovo dalle parti di Charlotte: "C'è anche qualche errore difensivo di troppo, spesso nell'ultimo quarto non chiudiamo come siamo capaci di fare, e sicuramente ci manca continuità. In queste ultime partite le cose vanno cambiate, per riuscire ad arrivare ai playoffs". Una strigliata quindi, ma sempre ponendo l'obiettivo di rialzarsi e di riprendere a correre.
Un altro passaggio interessante dell'intervista è quello riguardante Michael Jordan, presidente proprio degli Hornets, molto presente sia durante le partite che dietro le quinte. Un'esperienza non indifferente, come confermato anche dall'ex-Spurs: "Non mi rendo ancora conto bene [di giocare per MJ, ndr], probabilmente lo capirò solo molto più avanti, ma è fantastico. È una persona di impatto, si vede che vuole vincere e vuole bene alla squadra ed ai giocatori che ha. È bello averlo accanto, è bello vederlo alle partite e a volte viene anche in spogliatoio per salutarci e darci dei consigli. È veramente qualcosa di fantastico."
In chiusura, un pensiero sull'estate, che archiviato il discorso NBA (prima o dopo il playoffs) vedrà Marco Belinelli impegnato, con i suoi compagni della nazionale azzurra, nell'europeo itinerante del 2017, in cui i ragazzi di coach Messina sono chiamati a riscattare la delusione del preolimpico, perso davanti al pubblico amico, in finale, contro la Croazia. "Prima di tutto mi aspetto di andare ai playoffs con Charlotte perché penso sia una cosa fondamentale per me e per tutti quanti. La nazionale è un'altra cosa importantissima per me; l'anno scorso non siamo riusciti a qualificarci per le Olimpiadi ed è stata senz'altro una cosa brutta. Abbiamo dentro molta rabbia e dobbbiamo sicuramente cercare di farci trovare pronti per rispondere sul campo e fare un bell'europeo".