Ora è ufficiale: Deron Williams sarà, fino a fine stagione, un'altra freccia nella faretra dei Cleveland Cavaliers. Una notizia che non giunge a sorpresa - tutt'altro - visto che da giorni il destino del playmaker ex Utah, Brooklyn e Dallas era già più che chiaro. Questa notte, però, è arrivato anche il sigillo dell'ufficialità, condito dal benvenuto da parte della franchigia, della Quicken Loans Arena, e dalle prime parole del giocatore, a margine della sfida tra Cleveland e Milwaukee (vinta dai padroni di casa 105-92).
"Già in estate i Cavs erano interessati a firmarmi. Quando Dallas ha deciso di separare le nostre strade, non ci ho pensato molto, ho seguito il mio primo pensiero", ha affermato D-Will, che in stagione, in Texas (stato nel quale è cresciuto), correva a medie di 13.1 punti, 6.9 assist e 2.6 rimbalzi a notte.
Il playmaker, che ha scelto il numero 31 - il primo numero indossato nella high school -, ha poi aggiunto altri motivi alla propria decisione di muoversi verso Lake Erie. "Conosco tanti giocatori qui, ho disputato le olimpiadi con LeBron, conosco e sono in contatto con Korver, abbiamo giocato insieme. So che qui starò bene e che è il posto giusto". A spingere Williams a firmare il contratto da 0,9 milioni, valevole fino all'estate, è anche la voglia di affiancare il Re in altre battaglie: "Veder allenarsi LeBron, con le sue capacità di leader, è qualcosa che ti invoglia a giocare con lui: è ovviamente il più forte di tutti, la sua passione è contagiosa".
"At the end of the day I felt like this was the best team for me. I felt like I would have a significant role here"
— Cleveland Cavaliers (@cavs) 28 febbraio 2017
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Tacitamente, ma chiaramente, l'obiettivo primario resta la conquista di un anello al dito. "So di avere un ruolo importante come quello di cambio di Kyrie, possiamo anche giocare insieme", ha aggiunto poi, riguardo il proprio ruolo nelle rotazioni di coach Lue. E chissà che in quelle rotazioni non vi trovi spazio anche Andrew Bogut, ceduto da Dallas a Philadelphia, per poi essere tagliato: "Siamo in contatto...", ha sibilato D-Will, ma senza scucirsi troppo...