A meno di tre giorni dalla trade deadline del "mercato" NBA (che scoccherà alle ore 15 di giovedì 23 febbraio, orario della costa Est, le 21 italiane), sono tante le grandi manovre messe in atto dai general manager per tentare di migliorare i roster delle rispettive squadre.

Anthony Davis e DeMarcus Cousins. Fonte: Jonathan Bachman/Getty Images

Nelle ultime ore, come riportato da Ian Begley di Espn, i New York Knicks starebbero ricevendo diverse offerte per Derrick Rose, playmaker giunto l'estate scorsa dai Chicago Bulls ed MVP della regular season 2011. Rose, che ha il contratto in scadenza a fine stagione, sarebbe l'obiettivo, tra gli altri, dei Minnesota Timberwolves del suo ex allenatore Tom Thibodeau, intenzionato a portarlo nello Stato dei Grandi Laghi per rimpiazzare lo spagnolo Ricky Rubio, dato lontano dal Target Center. Non è ancora noto se Minnesota abbia formalizzato un'offerta a Steve Mills e Phil Jackson: quel che invece pare certo è la volontà di Thibodeau di puntare su una point guard diversa da Rubio, per poi far crescere il rookie Kris Dunn, individuato come nuova stella del futuro dei Timberwolves. Sempre in tema di sondaggi, da segnalare quello degli Houston Rockets del general manager Daryl Morey per Wilson Chandler dei Denver Nuggets (cercato anche dagli Oklahoma City Thunder e dai Portland Trail Blazers). Discorso simile per Lou Williams dei Los Angeles Lakers, su cui starebbero lavorando gli Utah Jazz, secondo quanto riportato dallo stesso Begley di Espn. Intanto in NBA si continua a discutere dell'affare Cousins, una trade che ha portato Boogie ai New Orleans Pelicans (insieme all'israeliano Omri Casspi) e spedito viceversa a Sacramento esterni come Buddy Hield, Langston Galloway e Tyreke Evans (oltre a due scelte al prossimo Nba Draft). Trade che ha avuto un'appendice con il taglio di Matt Barnes, veterano e giramondo NBA, rilasciato dai Kings proprio per fare spazio ai nuovi arrivati dai Pelicans. Nel reparto esterni dei californiani, possibile un addio - via trade - di giocatori come Ben McLemore e Arron Afflalo.

Vlade Divac, general manager dei Sacramento Kings. Kelley L Cox-USA TODAY Sports

Sullo scambio che ha visto come protagonista principale DeMarcus Cousins, ha parlato ieri il general manager di Sacramento, Vlade Divac: "Quando si fa un accordo - le sue parole - si cerca di ottenere il massimo e quella dei Pelicans era la miglior offerta sul tavolo. Se avessi aspettato fino a giovedì (giorno della trade deadline, ndr), con ogni probabilità avrei ottenuto ancora meno, perchè avevamo avuto già un'offerta migliore due giorni fa". Dopo aver dichiarato di non essere intenzionato a rivelare i dettagli delle varie trattative per Boogie, Divac si è soffermato su Buddy Hield, rookie ex Oklahoma, considerato dal presidente dei Kings Vivek Ranadive un giocatore dal potenziale alla Steph Curry: "Hield è un ragazzo di talento, la sua etica del lavoro è esattamente ciò che ci serve adesso". Quanto a Cousins, il general manager dei californiani, si esprime così: "Ha fatto grandi cose a Sacramento, sia per la squadra che per la comunità, e non posso far altro che augurargli il meglio per la sua nuova avventura a New Orleans. Ma io devo fare il mio lavoro, e ho pensato che questo fosse il momento giusto per guardare avanti e per provare a cambiare la cultura della franchigia, rendendo la nostra una migliore organizzazione in prospettiva futura. E' lo stesso motivo che ci ha costretto a rilasciare Matt Barnes: vogliamo costruire un tipo di cultura differente per provare a vincere. Scambiare Cousins è stata una decisione difficile da prendere, ma sono io il responsabile delle operazioni cestistiche dei Kings, ho dovuto farlo".