Brooklyn Nets - Miami Heat 99-108
Non si ferma nemmeno a Brooklyn la marcia dei Miami Heat di coach Spoelstra, che dopo un primo tempo in sordina, controllando i ritmi del match, alza l'intensità nella ripresa archiviando la pratica confezionando la tredicesima vittoria di fila che consente a Dragic e compagni di mettere sempre più fiato sul collo alle dirette concorrenti per l'ottavo posto. McGruder, Ellington e Babbitt partono subito con il piede sull'acceleratore, con tre triple che valgono il primo allungo ospite. Risponde, tuttavia, dall'altra parte, uno scatenato Lopez, che con otto punti personali consente ai suoi di mettere anche la testa avanti nel punteggio. L'attacco di Miami non gira come al solito, con la difesa dei Nets che si fa valere nella seconda metà di frazione, chiudendo avanti di due alla prima sirena. La tripla di Kilpatrick ed il canestro di LeVert valgono il più sette per i padroni di casa, mentre gli Heat continuano a faticare a difesa schierata. Anche il ritorno del quintetto base non produce effetti, con Lopez che conferma il vantaggio acquisito. Sono tuttavia le individualità di Johnson e Dragic, nel finale, a riavvicinare gli ospiti, spostando l'inerzia della gara dalla parte dei ragazzi di Spoelstra.
Anche in avvio di ripresa è Lopez il protagonista assoluto e, coadiuvato da un positivo Bogdanovic, scava il solco che lancia Brooklyn sopra di nove lunghezze. La sospensione di Spoelstra è decisiva per rompere l'inerzia dei padroni di casa, con Tyler e James Johnson che iniziano a mettersi in proprio cucendo per intero lo strappo, oltre a ridare il vantaggio agli ospiti dopo di fatto due periodi (74-72). La tripla di un ottimo LaVert e l'ennesimo canestro di Lopez illudono i Nets, che si riportano a contatto nel punteggio dopo il tentativo di parziale firmato da White. E' la seconda spallata, però, portata dallo stesso White e da McGruder, a metà frazione, a far vacillare la resistenza strenue dei padroni di casa; Foye prova a tenere a galla i suoi nel finale, ma ancora Johnson e Dragic sono decisivi per contenere il ritorno di Brooklyn e far esultare ancora una volta gli Heat.
Milwaukee Bucks - Los Angeles Lakers 114-122
E' sufficiente un primo tempo travolgente ai Los Angeles Lakers per sbancare il BMO Bradley Center di Milwaukee, dove i ragazzi di Kidd subiscono il contraccolpo psicologico dell'infortunio di Jabari Parker senza riuscire a scuotersi nel corso della gara, acuendo ancor di più il periodo negativo che li vede adesso relegati in undicesima posizione ad Est. L'avvio è di quelli peggiori, con l'attacco dei Lakers che fa letteralmente ciò che vuole in attacco: il numero di possessi si alza a dismisura e la fiducia crescente dei tiratori ospiti fa il resto; Young, Russell e, quando subentrano, Clarkson e Williams, confezionano sei triple da oltre l'arco che contribuiscono assieme all'aggressività dei lunghi al parziale di 47-30 che spacca in due la contesa. Beasley e Brogdon provano a scuotere i padroni di casa, che soffrono però sotto le plance i centimetri di Zubac, sempre più protagonista in attacco ed in difesa. Il ritorno di Russell, con due triple in rapida successione, rimette venti lunghezze tra le squadre, con Young che sigilla il 76-55 di fine primo tempo.
In avvio di ripresa ci si attenderebbe la reazione dei Bucks padroni di casa, ma è ancora Young a trascinare i Lakers fino al più 25. Antetokounmpo prova, senza particolari risposte da parte dei compagni, a trascinare i suoi alla rimonta, ma a rotazione Black, Williams e Clarkson rispondono ai vani tentativi del greco di accorciare le distanze. La squadra di Walton si rilassa ad inizio ultimo periodo, sedendosi sul confortevole vantaggio: le triple di Teletovic e le giocate di Giannis riavvicinano Milwaukee fino al -7 a metà frazione, prima dei quattro punti di Randle che ridanno ossigeno ai gialloviola, che in controllo gestiscono il vantaggio fino alla sirena conclusiva.