Minnesota Timberwolves - Miami Heat 113-115

Continua l'inarrestabile marcia dei Miami Heat di coach Spoelstra, che a Minneapolis, contro i Timberwolves, centrano l'undicesimo successo consecutivo, confermando con assoluta prepotenza la propria candidatura per un posto ai playoff della Eastern Conference. Successo fondamentale, quello ottenuto su Minnesota, da squadra, che nel finale concitato ha saputo contenere l'impeto della rimonta dei frombolieri di casa, spegnendo l'entusiasmo del pubblico nel finale con merito e personalità. Eppure l'avvio di gara lascia presagire tutt'altro decorso per lo sviluppo del match, con la difesa di casa che non riesce a leggere le scelte di Dragic, devastante al tiro dalla distanza, oltre ai tagli a canestro di Whiteside. Towns risponde dalla parte opposta, ma gli Heat acquisiscono il controllo delle operazioni, riuscendo a gestire perfettamente il ritmo del match ed il proprio vantaggio (di sette alla prima sirena, con 40 punti messi a referto!). I T'Wolves stentano a ritrovare fiducia ed entusiasmo, con i problemi difensivi che non consentono ai giovani di Thibodeau di rientrare in partita: Waiters prima e le triple di Ellington e McGruder successivamente, condite qua e la dalle solite accelerazioni dello sloveno, allargano la forbice del vantaggio ospite fino al più 14 dell'intervallo (71-57). 

La sfida tra Towns e Whiteside - Foto NBA Miami
La sfida tra Towns e Whiteside - Foto NBA Miami

Minnesota non ci sta e, al ritorno in campo, viene presa per mano da Wiggins, il quale trascina i suoi alla rimonta. Mollo, invece, l'approccio di Miami, che difensivamente lascia fin troppo all'attacco dei Timberwolves, e contrariamente a quanto accaduto nel primo tempo, prendono ritmo e fiducia al tiro, riuscendo a dimezzare lo svantaggio prima di cucirlo definitivamente a metà terzo quarto. Whiteside, Waiters e Johnson provano a mettere un freno al rientro dei padroni di casa, che tuttavia sfruttano i cinque punti di Wiggins ed i quattro di un dominante Towns sotto le plance (35 e 8) per rimettere il punteggio in discussione (5 di distacco all'ultima pausa). La gara si fa bella ed equilibrata: Miami stavolta non sbaglia l'approccio, anche se l'inerzia consente a Minnesota di riportarsi con le accelerate di Rubio sotto di 1. Con pazienza e costanza Miami ritrova il suo gioco e le proprie certezze: Dragic e Johnson provano a rimettere qualche punto di distanza tra le squadre, rispondono il solito Towns, inarrestabile, e Dieng. La fisicità sotto canestro dei padroni di casa sembra poter fare la differenza, ma è invece l'attacco perimetrale degli Heat a decidere la gara: la tripla di James Johnson spariglia le carte, McGruder e Dragic confermano il vantaggio, rendendo vani gli sforzi nel finale di Wiggins. 

Denver Nuggets - Dallas Mavericks 110-87

Tutto facile per i Denver Nuggets di Will Barton, privi ancora di Danilo Gallinari, che tra le mura amiche del Pepsi Center centrano la ventitreesima vittoria stagionale confermando l'ottava piazza nella Western Conference. Primo quarto bello ed equilibrato, giocato su discreti ritmi: le squadre tirano con buone percentuali da oltre l'arco, con Curry e Barnes che rispondono ai primi tentativi di allungo dei padroni di casa, portati da Barton, in serata di grazia fin dalle prime battute di gioco. Il canestro di Powell, del meno tre, a venti secondi dal termine del primo quarto, è di fatto l'ultimo segnale di vita degli ospiti, che si spengono progressivamente con l'arrivo del secondo quarto: Denver scappa via nel punteggio, approfittando si di una crescente intensità difensiva, ma anche di un eccessivo rilassamento degli ospiti. Curry ed Anderson provano a tenere a galla i Mavs, che crollano definitivamente negli ultimi due minuti di primo tempo, sommersi dal 10-0 di parziale firmato Harris e Chandler che vale il più 22 alla pausa lunga. 

Jokic attacca Nowitzki in post basso - Foto Getty Images
Jokic attacca Nowitzki in post basso - Foto Getty Images

La pausa non rinfranca le menti ed i corpi dei giocatori di Dallas, la cui reazione è flebile e senza particolare mordente. Le triple di Harris scalfiscono lentamente la resistenza della difesa ospite, che nonostante i tentativi di un indomito Curry e di Ferrell, non riescono quasi mai (fatta eccezione per un breve passaggio sul -15) a tornare in partita. E' ancora Barton, sul finire di terzo quarto, a confermare la dozzina abbondante di punti di vantaggio, prima di firmare l'allungo con la tripla nel finale che dà il la al parziale finale: Dallas molla dopo essere stata più volte con la possibilità di tornare sotto la doppia cifra di vantaggio, ma non è mai riuscita a riaprire una contesa chiusa da metà gara.