Seconda vittoria consecutiva per i San Antonio Spurs di Gregg Popovich, che sul parquet amico dell'AT&T Center superano i coraggiosi Philadelphia 76ers di Brett Brown, in una gara contrassegnata dalle assenze dei lunghi titolari (Aldridge e Gasol da una parte, Embiid e Noel dall'altra). Altro show, stavolta in trasferta, per i Golden State Warriors di Steve Kerr, padroni allo Staples Center di Los Angeles contro i Clippers, nonostante il forfait di Draymond Green, grazie alle doppie doppie di Curry (29 punti e 11 assist) e Durant (26 punti e 10 assist).

San Antonio Spurs - Philadelphia 76ers 102-86 

Per la sfida contro i Sixers, Gregg Popovich lascia a riposo LaMarcus Aldridge, sostituito in quintetto da Dedmon, mentre Pau Gasol è rimpiazzato da Davis Bertans, grande protagonista dei primi minuti di gioco, con due triple e una schiacciata volante. A Brown mancano invece Embiid, Noel e Covington, ma gli rispondono presente già dalla palla a due, con Jahlil Okafor e Nik Stauskas particolarmente attivi. Spurs che sembrano allungare a cavallo tra primo e secondo quarto, grazie a due triple consecutive di Patty Mills: Phila però non ci sta, e non solo rimane agganciata ai neroargento, ma sorpassa con Dario Saric ed Ersan Ilyasova. Ottimo il contributo dalla panchina anche del giovane rookie Luwawu-Cabarrol, mentre San Antonio perde ritmo e concentrazione, finendo con il chiudere il primo tempo sotto 48-53. I texani cambiano marciano a partire dal terzo quarto, quando trovano due triple di Danny Green e vedono scatenarsi il loro leader Kawhi Leonard. Il prodotto da San Diego sciorina il meglio del suo repertorio sui due lati del campo, facendo ammattire i difensori avversari, compreso Saric. Il croato si dimostra però l'ultimo a mollare, insieme a Ilyasova, contro degli Spurs che mettono definitivamente la freccia nel quarto periodo, ancora con Mills e Bertans protagonisti e con David Lee abile a infilarsi nelle pieghe della partita. Nel finale c'è gloria anche per Simmons e Dedmon, quest'ultimo cercato al ferro dai suoi compagni di squadra, e spazio per seconde e terze linee come Anderson, Murray, Anthony e Forbes. 

San Antonio Spurs (38-11). Punti: Leonard 19, Dedmon 13, Bertans, Green, Lee e Mills 12, Simmons 11. Rimbalzi: Dedmon 10. Assist: Parker 6

Philadelphia 76ers (18-31). Punti: Ilyasova 25, Saric 14. Rimbalzi: Ilyasova 10. Assist: McConnell 7.

Los Angeles Clippers - Golden State Warriors 120-133 

Steve Kerr deve fare a meno di Pachulia e Green allo Staples Center contro i Clips, rimpiazzati da McGee e McCaw. Inizio favorevole agli ospiti, attivissimi in difesa e rapidi a rubare palloni e a trasformarli in punti dall'altra parte con Durant e con lo stesso JaVale McGee, che ingaggia un gran duello con Jordan. Clippers costretti subito a inseguire, con J.J. Redick grande protagonista, ma è in difesa che la banda Rivers concede troppo a vari McCaw, Looney e McAdoo, abili a farsi trovare sempre in movimento. La scossa per i padroni di casa giunge da Blake Griffin, autore di una schiacciata delle sue su Looney e poi protagonista di diverse giocate di energia che arginano l'ondata Warriors. Nel secondo quarto sale però in cattedra Klay Thompson, splendido a farsi trovare al posto giusto al momento giusto, in una pallacanestro assistita che non risente troppo dell'assenza di Draymond Green. Senza Paul, i Clips si affidano al cuore di Raymond Felton e al talento senza età di Crawford, ma all'intervallo lungo sono sotto 55-64. Margine difficile da colmare anche alla ripresa delle operazioni, quando Steph Curry diventa letale non solo da tre punti ma soprattutto in penetrazione. Griffin tiene a galla Lob City con una serie di canestri di puro sfondamento contro la difesa avversaria, ma prima Ian Clark, poi Andre Iguodala, respingono il tentativo di rimonta dei Clips. Kevin Durant gioca la solita partita a tutto campo, mentre dall'altra parte l'ex Speights sbatte contro il ferro. Golden State avanti di sedici lunghezze all'ultima pausa, prima di un passaggio a vuoto che riporta in partita i padroni di casa, che recuperano parte del margine grazie a qualche palla rubata e ai punti messi a referto da Austin Rivers e Jamal Crawford. Nel momento del bisogno, ci pensano però Durant, Thompson e Curry a chiudere qualsiasi discorso per i Warriors, alla ventesima vittoria in trasferta su ventiquattro gare disputate lontano dalla Oracle Arena. 

L.A. Clippers (31-19). Punti: Griffin 31, Crawford 21, Rivers 18, Redick 17. Rimbalzi: Griffin 8. Assist: Rivers 6

Golden State Warriors (43-7). Punti: Curry 29, Durant 26, Thompson 21, Iguodala 13, McGee e Clark 11. Rimbalzi: McAdoo 9. Assist: Curry 10, Durant 10.