Ai San Antonio Spurs non è bastata la solita produzione offensiva della coppia Leonard (24) - Aldridge (16) per sbarazzarsi dei Dallas Mavericks. La sfida dell'AT&T Center è stata vinta dagli uomini di coach Carlisle, in rimonta, sfruttando l'autoflagellazione a cui si sono sottoposti i padroni di casa. Gli Spurs non hanno saputo amministrare la doppia cifra di vantaggio accumulata a metà gara, e nella seconda parte del match hanno sofferto la veemenza con cui i cugini texani sono rientrati in partita. Gli speroni hanno concesso di tutto agli avversari, 56 punti nei soli 3° e 4° quarto, i quali hanno spostato l'inerzia della gara dalla parte degli ospiti. Quella di questa notte è la seconda sconfitta consecutiva per gli uomini di Gregg Popovich, ma il segnale che più fa preoccupare è la quinta sconfitta in una partita in cui gli Spurs hanno goduto, al riposo lungo, della doppia cifra di vantaggio. 

Il generale Pop prova a dare una spiegazione a tutto questo nell'immediato post gara ai microfoni di ESPN: "Abbiamo dilapidato quanto di buono fatto nel corso della prima parte del match. Troppi errori mentali, pessimo lavoro a livello di disciplina. In difesa siamo stati molto distratti e superficiali, sul lato debole non abbiamo proprio difeso. Non siamo stati in grado di fermare i loro realizzatori, Seth Curry ed Harrison Barnes hanno fatto ciò che volevano nella nostra metà campo. Un vero peccato, dobbiamo cambiare registro perchè d'ora in poi si entra nella fase calda della stagione."

Anche il veterano Manu Ginobili ci mette la faccia, ripercorrendo le fasi dell'incontro in cui la sua squadra è incredibilmente mancata: "Non abbiamo disputato un buon match, soprattutto in fase difensiva. Posso dire che la nostra difesa è stata orrenda, è mancata comunicazione tra noi sul parquet ed abbiamo lasciato campo libero ai nostri avversari. Eravamo sempre in ritardo, anche nei cambi di marcatura. Abbiamo commesso gli stessi errori di New Orleans".

In casa Spurs bisogna cambiar registro, soprattutto in previsione del lungo "road trip" che li vedrà protagonisti tra una settimana. Ben 8 saranno le sfide che gli speroni affronteranno in trasferta, c'è da difendere la seconda posizione nella Western Conference dagli attacchi degli Houston Rockets di James Harden, terzi in graduatoria a 3 partite di ritardo da SA.