Successo importante dei Chicago Bulls di Fred Hoiberg, che allo United Center interrompono la loro striscia negativa superando i Philadelphia 76ers di Brett Brown. Seconda sconfitta consecutiva invece per i San Antonio Spurs di Gregg Popovich, che all'AT&T Center si fanno sorprendere dai Dallas Mavericks di Rick Carlisle.
Chicago Bulls - Philadelphia 76ers 121-108
Non c'è Taj Gibson nel quintetto di Hoiberg, rimpiazzato dal giovane Bobby Portis. Partono meglio i Sixers a Chicago, con Nik Stauskas ed Ersan Ilyasova assolutamente scatenati per coach Brown, mentre i Bulls faticano a carburare con il primo quintetto (Jerian Grant da point guard), ma rimangono a contatto grazie a Robin Lopez. I padroni di casa svoltano con gli innesti dalla panchina: Nikola Mirotic e Doug McDermott trovano punti veloci per Hoiberg, coadiuvati da Rondo e Zipser, e in un lampo Phila si ritrova sotto 45-25. Robert Covington va più volte a bersaglio da tre per mantenere a galla gli ospiti, che hanno in McConnell un playmaker di sicura affidabilità, e in Ilyasova un lungo che apre il campo e va forte a rimbalzo. Il solo Saric produce qualcosa dalla panchina di Brown, che comunque vede i suoi rientrare negli spogliatoi sul punteggio di 67-57. Alla ripresa delle operazioni ecco Nerlens Noel, limitato da problemi di falli (per i Sixers niente Embiid), che con T.J. McConnell risponde a Dwyane Wade e riporta la gara in parità. Stauskas ed Ilyasova continuano a far vedere le streghe a Chicago, ma ancora una volta è la second unit dei Bulls a fare la differenza: Jimmy Butler indica la strada, Paul Zipser e Rajon Rondo la seguono, mentre i Sixers si spengono di colpo e calano vistosamente nel finale del quarto periodo.
Chicago Bulls (24-25). Punti: Butler 28, Lopez 21, Wade e McDermott 14, Mirotic e Zipser 13. Rimbalzi: Lopez 10. Assist: Rondo 10.
Philadelphia 76ers (17-29). Punti: Ilyasova 31, Covington 21, Stauskas 15, McConnell 14, Noel 12. Rimbalzi: Covington 12, Ilyasova 11. Assist: McConnell 12.
San Antonio Spurs - Dallas Mavericks 101-105
Per gli Spurs in quintetto c'è Bertans per l'infortunato Pau Gasol, mentre Carlisle schiera Ferrell da playmaker e Nowitzki unico lungo. Inizio aggressivo dei padroni di casa, in particolar modo con Tony Parker, che assiste anche LaMarcus Aldridge per i suoi jumper dalla media distanza. La differenza per i Mavs la fa però Seth Curry, fantastico nel primo quarto, nonostante la second unit di Popovich sembri poter allungare in maniera decisa con Ginobili e David Lee. Anche Kawhi Leonard si iscrive alla partita nel secondo quarto, con gli Spurs in controllo. Dallas rimane in qualche modo agganciata grazie a Dirk Nowitzki e a Wesley Matthews, in un primo tempo che si chiude sul punteggio di 59-49. Al rientro dagli spogliatoi i neroargento abbassano i ritmi, faticano in attacco e soprattutto concedono di tutto in difesa: Curry e Harrison Barnes, spesso in isolamento ne approfittano per far tornare la sfida in bilico. Matthews e Nowitzki continuano a colpire per Dallas, mentre San Antonio fatica enormemente a trovare ritmo, affidandosi a Lee e alle magie del solito Manu Ginobili. Mavs che scappano via nel quarto quarto, grazie a un paio di canestri importanti di Finney-Smith, con Curry sempre più protagonista. Anche Harris e Powell contribuiscono per Carlisle, mentre gli Spurs si svegliano solo nel finale, con Green e Leonard. E' però troppo tardi perchè in qualche modo (time-out contestato da Popovich), Dallas resiste alla rimonta avversaria firmata Ginobili e viola l'AT&T Center dopo dodici sconfitte consecutive all'ombra dell'Alamo.
San Antonio Spurs (36-11). Punti: Leonard 24, Aldridge e Parker 16, Lee 14, Ginobili 10. Rimbalzi: Mills 8. Assist: Green 5.
Dallas Mavericks (17-30). Punti: Curry 24, Barnes 19, Matthews 17, Nowitzki 15. Rimbalzi: Nowitzki e Curry 10. Assist: Ferrell 7.