Indiana Pacers - Sacramento Kings 115-111
Vittoria di fondamentale importanza per gli Indiana Pacers (24-22) sui Sacramento Kings (18-28) in una sfida dal peso specifico già molto importante, con due squadre invischiate nella lotta per i playoff nelle due conference di riferimento. Le triple di Miles e Teague sembrano lanciare i Pacers già dall'avvio, ma sono Afflalo e Collison a ribaltare il vantaggio casalingo e prendere la leaership dell'incontro, limitando le iniziative dei padroni di casa in attacco. George fatica a mettersi in ritmo ed è Teague a trascinare i suoi, anche se alla prima pausa Sacramento è avanti di tre lunghezze. Vantaggio che i Kings implementano anche nella seconda frazione, quando gli ingressi di Tolliver e Lawson danno nuova linfa all'attacco ospite: George si iscrive a referto a metà secondo quarto, tenendo a galla i suoi, che chiudono all'intervallo sotto di nove lunghezze dopo essere stati anche sotto di tredici.
Cousins e Afflalo sembrano riprendere, dopo l'intervallo, dove avevano lasciato, con Sacramento in totale controllo della gara che vola fino al massimo vantaggio (76-60). Miles prova dalla distanza a scuotere i Pacers, notevolmente in difficoltà fronte a canestro: le sue triple, unite ai canestri di Allen e George, firmano il parziale che riporta Indiana in partita, con Lawson che tiene dalla lunetta a distanza il ritorno dei padroni di casa (87-81). L'ultimo quarto è un crescendo di emozioni: Collison e Lawson costringono McMillan all'immediato time out sul -11 e a lanciare Paul George nella mischia prima del previsto. La sua stella tuttavia lo ripaga, trascinando i suoi alla rimonta: assieme a Teague confezionano il parziale - nonostante un ottimo Cousins - che consente ad Indiana di impattare ad un minuto dalla fine, prima dello 0-0 che forza le squadre all'overtime. L'inerzia si sposta lentamente dalla parte dei Pacers, che sfrutta al meglio le qualità di George per ipotecare il successo di rimonta.
Cleveland Cavaliers - Brooklyn Nets 124-116
Tutto relativamente tranquillo per i Cleveland Cavaliers di LeBron James e Kyrie Irving alla Quicken Loans Arena, che archiviano la pratica Brooklyn Nets con un terzo quarto di clamorosa efficienza in attacco (39 punti a bersaglio), dopo un primo tempo giocato con le solite pantofole, seppur in controllo. Irving e soci partono subito forte, ma non riescono a scrollarsi dalle spalle i Nets, che grazie alle buone percentuali nel tiro dalla distanza - con Hollis-Jefferson e Foye restano attaccati al punteggio. Bogdanovic e compagni riescono, almeno in avvio, a non far pesare le assenze di Lopez e Booker, che alla lunga tuttavia si avvertiranno eccome, soprattutto sotto canestro. Love e Thompson spopolano sotto le plance e le rotazioni limitate di coach Atkinson lanciano il parziale dei Cavs che grazie a Jefferson e Korver volano sul più 10 a inizio secondo quarto. Scola e Bogdanovic, alternandosi a Foye e Hamilton, tengono a bada l'allungo dei padroni di casa, che con Irving, James e la tripla di Jefferson sulla sirena allungano fino al 55-47 dell'intervallo.
Alla ripresa delle ostilità il break che scava il solco definitivo al match: un primo 8-2 con firme di Irving e Love, fa toccare ai Cavaliers la doppia cifra di vantaggio, mentre le difficoltà offensive crescenti dei Nets e l'ottima percentuale al tiro di Cleveland fa scappare LeBron e compagni sul più 23 a metà frazione (83-60). Kilpatrick e Scola provano a tenere a galla la barca dei Nets, ma è ancora Irving nel finale di quarto a siglare i cinque punti di fila che valgono il 94-73 che fa dormire sonni tranquilli ai padroni di casa. A vittoria acquisita i Cavs si rilassano concedendo ad Acy, Kilpatrick e compagni l'opportunità di rimpinguare i rispettivi bottini personali, con James che controlla il vantaggio mantenendolo attorno alla quindicina abbondante di punti. Gli ultimi sei minuti sono puro garbage time, utili soltanto a fissare il punteggio sul 124-116 finale, con i Nets che dimezzano lo svantaggio chiudendo con un onorevole -8 conclusivo.