Indiana Pacers - New Orleans Pelicans 98-95
Vittoria importantissima quella che, in volata, gli Indiana Pacers di Paul George ottengono ai danni degli spuntati New Orleans Pelicans, i quali pagano e non poco l'assenza di Anthony Davis negli ultimi venti minuti dell'incontro. Ciò nonostante gli ospiti mettono a durissima prova le resistenze dei padroni di casa, condizionati dalle pessime percentuali al tiro che non consentono a George e compagni di scappare nel punteggio e gestire con maggiore tranquillità il concitato finale. I liberi, anch'essi sbagliati, di Turner, rischiano di compromettere il successo, ma vengono resi ininfluenti dalla preghiera di Evans che non viene accolta sulla sirena.
Gara dalle due facce quella che vede nel primo quarto andare avanti, con personalità e irruenza, i Pacers (32-18), trascinati dalla verve del solito condottiero George e da una discreta circolazione di palla che consente a Young, Robinson e Teague di mettere a bersaglio un paio di canestri a testa. Rispondono i Pelicans nella seconda frazione, con Davis in prima battuta che trascina i suoi alla rimonta (54-52 all'intervallo), con le percentuali da oltre l'arco e nel pitturato di Indiana che iniziano a far suonare preoccupanti campanelli d'allarme in casa Pacers. Al ritorno in campo la musica non cambia, anche se le individualità consentono ai padroni di casa di controllare il ritorno ospite, penalizzato dall'uscita dal campo di Davis. Nel finale, New Orleans torna in parità grazie ad Holiday e Moore, senza però riuscire mai a mettere la testa avanti. La tripla di Teague, centrale, spariglia le carte, prima della sirena conclusiva.
Denver Nuggets - Orlando Magic 125-112
Restano ancorati alla speranza di playoff i Denver Nuggets di Danilo Gallinari e di uno stratosferico Nikola Jokic, che davanti al pubblico di casa asfaltano gli Orlando Magic. Gara dai ritmi elevati e dalle difese più che blande, con i padroni di casa sempre in controllo delle operazioni e del vantaggio man mano acquisito. Trentanove i punti messi a referto dall'attacco dei Nuggets nel solo primo quarto, a dimostrazione della flebile resistenza opposta dalla difesa dei Magic: Payton e Vucevic provano a rispondere colpo su colpo ai tentativi di fuga firmati da Jokic, Faried e compagni, che senza imprimere un ritmo clamoroso all'incontro implementano il bottino passo dopo passo.
E' ad inizio ripresa che i Nuggets danno la spallata decisiva alla sfida: dopo l'iniziale canestro di Vucevic il parziale recita 16-2 in favore dei padroni di casa, con Nelson, Gallinari e Mudiay che banchettano nelle maglie larghissime della difesa ospite. Il ventello di vantaggio acquisito fa dormire sonni relativamente tranquilli per il resto della contesa agli uomini di Malone, che non subiscono quasi mai il ritorno degli avversari. Inizia un lunghissimo garbage time, che dura circa un quarto e mezzo: Orlando si trascina verso la sirena conclusiva con Payton e Green che rimpinguano i rispettivi bottini, senza però insidiare minimamente la leadership dei Nuggets fino al 125-112 conclusivo.