Si è concluso il girone d’andata dell'EA7 Milano che, al giro di boa del campionato 2016/2017, è a quota 26 punti, e occupa la prima posizione. La squadra di Repesa sta vivendo una stagione a due facce: se in Italia è leader indiscussa, in Europa è il fanalino di coda ed ha già detto addio alle speranze di qualificarsi per i playoff.

Numeri alla mano, il giudizio sulla prima parte di stagione per l'Olimpia, almeno in Italia, non può che essere positivo: il girone d'andata dei campioni d'Italia è stato il migliore degli ultimi trenta anni insieme a quello della stagione 2014/15. Anche allora al giro di boa l’Olimpia era 13-2. Finì la stagione 26-4.

Dragic in azione contro Cantù- sito olimpia

Nel girone d'andata, Milano ha segnato 89 punti di media in Italia. Ha tirato col 55.8% da 2, 41.5% da 3 e 73.3% ai liberi, raccogliendo 38.9 rimbalzi a partita e facendo 20.4% assist a partita. Singolarmente, il migliore della squadra meneghina è stato senza dubbio Krunoslav Simon: la guardia croata ha realizzato 179 punti in 12 partite, tirando con il 64.2% da due e 46.9 % da 3. Quando è mancato, o anche quando non è stato al 100%, tutta la squadra ne ha risentito.

Qui possiamo vedere la grandissima prestazione del numero 43 biancorosso contro Cantù di settimana scorsa. Simon ha chiuso la gara con 26 punti realizzati in 32 minuti (con 7/10 da 2 punti e 4/5 da 3). Numeri da grande leader.

L'EA7 Milano ha vinto 13 partite perdendone solamente due. La prima sconfitta è stata sul campo della Reyer Venezia l'11 dicembre (88-84 per l'Umana). Il secondo stop è arrivato dopo due settimane in casa della Grissin Bon (91-87). Ora Milano è al comando della classifica con quattro punti di vantaggio su Venezia, seconda in classifica. A detta di molti, il campionato sembra uno dei più scarsi della storia del basket italiano: è vero? Forse.

Quello che sappiamo è che c'è un'Olimpia decisamente superiore a tutte le dirette concorrenti, sia a livello tecnico che a livello di risorse economiche. Almeno sulla carta potrebbe vincere lo Scudetto a mani basse: in pratica, se non gioca da squadra, rischia di perdere anche le certezze che ha in Italia.

Il clima di Milano è molto pressante e molti giocatori non riescono a gestire la situazione. Gli uomini di Repesa devono ritrovare la fiducia persa dopo il caso Gentile: questa squadra fatica enormemente a trovare la quadratura (in particolare in Europa ndr). L’unico modo per acquistare sicurezza è partire dalla difesa, tenere i nervi saldi e testa per tutti i 40 minuti sulla partita. Così facendo Milano non avrà difficoltà a portare a casa ancora il titolo di Campione d'Italia.

Cinciari, Simon e Kalnietis - twitter.com

Già, perché ormai, visto l’andamento ampiamente deludente in Europa, Milano deve vincere lo Scudetto e la Coppa Italia per non rendere fallimentare l’annata. La dirigenza biancorossa, forse troppo tardi, sta sempre valutando l’inserimento di un lungo, ma non nell'immediato. Dunque Repesa dovrà fare affidamento sull'attuale rosa.

Milano ha il destino tutto nelle proprie mani.