Ai nastri di partenza del campionato 2016/2017 l'Enel Brindisi si è presentata con l'obiettivo di migliorare il risultato dello scorso anno (10° posto, e mancato accesso alle Final Eight), e per raggiungere tali obiettivi la guida della squadra è stata affidata ad un "totem" della panchina italiana, tale Meo Sacchetti. L'artefice del memorabile "triplete" con la Dinamo Sassari succede a Piero Bucchi; un allenatore vincente, per alzare l'asticella degli obiettivi e catapultare la squadra brindisina nell'èlite del basket italiano, dopo intensi anni di "gavetta". Al giro di boa Brindisi occupa l'ottava posizione in graduatoria, in 15 partite il numero delle vittorie (sette) risulta essere leggermente inferiore a quello delle sconfitte (otto). Delle sette gioie stagionali, ben cinque sono state conquistate in casa nel fortino del PalaPentassuglia contro Trento, Torino, Cantù, Sassari e Caserta mentre i due colpi esterni sono arrivati sui campi delle pericolanti Cremona e Pesaro.
Oltre alla panchina, il "rebuilding" ha interessato, e profondamente, anche il roster. Via tutti gli americani che hanno "difeso" la canotta brindisina nel 2015/2016, ovvero la guardia Adrian Banks, l'ala Alex Harris ed il playmaker Scottie Reynolds oltre agli europei Nemanja Milošević e Đorđe Gagić. Il Direttore Sportivo Marino, al lavoro alacremente con l'intero suo staff per tutta l'estate ed oltre, è riuscito a scovare ottimi profili, giocatori che col trascorrere delle settimane hanno trovato il giusto incastro tra loro, dando vita ad un raggiante puzzle. Su tutti, l'acquisto che si è rivelato più azzeccato, è stata l'ala francese Amath M'baye, scovato dal lontanissimo campionato giapponese (Nagoya D. Dolphins) ma ambientatosi alla perfezione in Italia, diventando il miglior realizzatore non solo dell'intera Brindisi, ma di tutto il campionato, veleggiando alla media di 20.6 punti a partita in 32.5 minuti giocati. Dato interessante è il fatto che lo scorer nativo di Bordeaux ha marchiato sempre il tabellino con la doppia cifra in tutte le 15 partite disputate fino ad ora.
Il "pacchetto americano" annovera anche il playmaker Nic Moore, dalla ottima visione di gioco, risultando essere, non a caso, il miglior assistman della squadra riuscendo a smazzare, in media, 4.6 assistenze a gara per i compagni. A campionato iniziato a Moore è stato affiancato Phil Goss, un veterano del campionato italiano, il quale è subito entrato in sintonia con i dettami tattici del tecnico Sacchetti che gli ha affidato un grosso minutaggio venendo ricambiato con cifre di assoluto rispetto (11.6 punti in 30' minuti sul parquet). Goss si distingue come il giocatore che recupera più palloni a match (2.1) non solo della squadra brindisina ma dell’intera Lega A. Altra curiosità da conoscere riguarda il giamaicano Durand Scott (uno dei pochi superstiti dell'Enel dello scorso anno), che spicca in un’altra particolare statistica, ovvero quella del giocatore con più falli subiti di tutto il campionato italiano, alla media di 6.9, di gran lunga superiore al secondo in classifica Holloway della Vanoli Cremona a quota 5.6.
Sparring partner di M'baye è il giocatore di Trinidad&Tobago Kris Joseph (nativo canadese), che è finito leggermente ai margini delle rotazioni a causa dell'esplosione del suo compagno di reparto. Sono solo 9.1 i punti di media realizzati dall'ala di Montreal, in poco più di 22' minuti d'impiego. Sotto i tabelloni agisce la coppia Carter-Agbelese, ad assicurare muscoli e forza fisica a rimbalzo sia difensivo che offensivo. Buono l'apporto degli italiani, con Spanghero, Cardillo e Donzelli parte attiva delle rotazioni di squadra e spesso autori di buone prestazioni avendo tolto le castagne dal fuoco ai compagni di squadra in talune delicate situazioni di gioco.
Con il girone d'andata ormai trasmesso agli archivi, il giudizio da dare alla nuova Enel targata Meo Sacchetti non può che essere positivo. Una sufficienza piena. Il nuovo corso, quello del "corri e tira" marchio di fabbrica dell'ex allenatore di Sassari sta dando i suoi frutti. L'attacco gira a meraviglia - secondo in tutta la Lega - da migliorare resta esclusivamente la fase difensiva, apparsa in determinati frangenti alquanto pigra e torpida, risultando la causa di alcune sconfitte evitabili, specie la gara persa a Varese e l'ultima in casa contro la Reyer Venezia. Piccoli aggiustamenti per tuffarsi nella seconda parte del torneo, la quale potrebbe riservare a Brindisi belle sorprese, allungando il più possibile la stagione, magari fino a Maggio inoltrato o anche più.