Con l'avvento del nuovo anno, abbiamo deciso di voler inaugurare una nuova rubrica per rendere ancora più ampio e succoso il nostro bouquet di proposte. In particolar modo, ci concentriamo sulla Serie A2, un campionato composto per gran parte da giocatori italiani di talento e dal sicuro avvenire.

In ques'ottica, abbiamo scelto come primo protagonista delle nostre chiacchierate, Bruno Mascolo, playmaker dalle Mens Sana Siena, che milita nel raggruppamento ovest del campionato cadetto. Nasce a Castellamare di Stabia, nel 1996, ed inizia la propria carriera cestistisca proprio con la squadra del suo paese, che gli fa toccare per la prima volta un campo di serie C, a soli 15 anni. Le sue doti tecniche sono indubbie e viene messo nei radar della PMS Basketball, società satellite di Torino, che nel 2012 lo acquista dalla Nuova Polisportiva Stabia. L'anno seguente, proprio con la squadra piemontese, fa anche il suo esordio in Serie A2, quando ancora non ha compiuto la nemmeno la maggiore età.

Alcuni infortuni lo penalizzano nella stagione 2014/2015 prima di ripartire carico di ambizioni, l'anno passato, con la maglia dell'Auxilium Torino che nel frattempo aveva raggiunto la massima serie. Nonostante qualche buona apparizione in A - specialmente una contro l'Olimpia Milano - lo spazio riservatogli, prima da Bechi e poi da Vitucci, è troppo limitato e decide di scendere di categoria per trovare maggiore minutaggio. ll play napoletano, così, sbarca ad Agrigento dove colleziona 8.1 minuti di media in 13 partite. Nell'anno in corso va in prestito nel Lazio, a Latina, e dopo un avvio faticoso inizia a carburare sempre di più. Nel momento, probabilmente, di massima brillantezza per lui, cambia squadra ed arriva alla Mens Sana Siena.

Bruno, hai iniziato la stagione a Latina, per poi passare da meno da un mese a Siena. Come mai questa scelta di lasciare la provincia laziale? Cosa non è andato nel verso giusto?

A volte capita che due persone non si trovino e, nonostante uno faccia di tutto per farle andare bene, queste non cambiano. Sono cose normali in questo ambiente. Sono stati 3 mesi tosti che mi hanno fortificato molto a livello mentale”.

Foto Pianeta Basket

Siena è stata per tanti anni la capitale cestista italiana. Ora, dopo il fallimento, sta provando a riemergere e tornare lì dove le compete. Come è stato il tuo approccio alla città e ad un tifo abituato a ben altri palcoscenici?

Sono qui da poco meno di un mese e credo che sia forse il miglior posto dove un giovane come me possa lanciarsi. È una città bellissima con tifosi stupendi che tengono tantissimo ai colori della maglia... si meritano il meglio!

Dopo un buon avvio di stagione, negli ultimi tempi la Mens Sana ha rallentato la sua corsa. Quali sono state le cause che avete individuato nelle vostre riunioni tecniche? E cosa state facendo per ritornare ai ritmi di inizio anno?

Le cause sono stati gli infortuni e forse un piccolo calo al livello mentale. Noi continuiamo ad allenarci forte come abbiamo sempre fatto e siamo sicuri che torneremo sulla buona strada”.

La nostra nazionale, negli ultimi anni, ha avuto molta carenza nel tuo ruolo, quello del playmaker. I vari Maestranzi, Cinciarini, Diener, Poeta hanno dimostrato di non essere allo stesso livello dei compagni di squadra NBA. Ora, però, sembra ci sia una nuova generazione in rampa di lancio, partendo da Mussini arrivando a Moretti, della quale fai parte. Come vedi questa nuova leva di play di cui anche tu fai parte? Può far svoltare l'Italia in un futuro prossimo?

Credo che nelle ultimi anni le Nazionali giovanili abbiano fatto ottimi risultati. Il nostro oro di Mannheim e la medaglia di bronzo dei ‘98, testimoniano che il talento e la voglia di arrivare c'è. Ora sta a noi continuare a lavorare duro per raggiungere gli obbiettivi prefissati. Per quanto riguarda me, non nascondo che da quando ho 8 anni sogno di giocare nella Nazionale maggiore. Sarebbe il coronamento di tutti i miei sogni!

Bruno Mascolo, con la maglia della Nazionale - Foto Sportiamoci

Hai 20 anni e sei un giocatore ancora tutto da formare anche se, sicuramente, hai già delle caratteristiche ben precise. Quale ritieni sia il tuo "colpo" migliore? E quale cosa, invece, pensi debba migliorare maggiormente?

Le mie caratteristiche migliori credo siano la fisicità e il cambio di ritmo che posso dare alla squadra; mi piace correre e usare il corpo per mettere in difficoltà gli avversari e mettere in ritmo i compagni. Per fare il salto di qualità devo essere più continuo sul tiro”.

Hai lavorato con diversi allenatori da quando hai iniziato a giocare. Chi è stato più importante per te sotto il punto di vista della crescita personale?

Sono stati tanti gli allenatori che mi hanno aiutato dal punto di vista personale, da Vincenzo Di Meglio a Capobianco. Ma probabilmente il coach che mi ha fatto crescere di più è Stefano Comazzi. Mi ha allenato nelle giovanili quando ero due anni sotto leva e anche l’anno scorso in A1 a Torino da vice allenatore. Ha sempre creduto in me e per questo lo ringrazio” .

Infine, per chiudere questa piacevole chiacchierata, volevo sapere quali sono i tuoi obiettivi a breve termine; e per obiettivi parliamo sia a livello personale che a livello di squadra?

"Il mio obiettivo principale è vincere con questa maglia e levarmi tante soddisfazioni, poi per il futuro si vedrà".

 

Si ringraziano Bruno Mascolo e l'ufficio stampa della Mens Sana Basket 1871 Siena per la gentilezza e la disponibilità dimostrata