Los Angeles Lakers - Portland Trail Blazers 87-108
Pronto riscatto per i Portland Trail Blazers di Damian Lillard, che dopo la beffarda sconfitta rimediata in casa contro i Detroit Pistons, espugnano con pieno merito lo Staples Center di Los Angeles, sponda Lakers. Dura un tempo la resistenza dei padroni di casa allenati da Luke Walton, che nella ripresa cedono di schianto mettendo a referto la miseria di 30 punti nei 24 minuti a disposizione. Nonostante l'avvio sia tutto di marca ospite, con McCollum e Plumlee che lanciano subito l'allungo Blazers, Deng prima e Russell successivamente contribuiscono a cucire lo strappo di sei punti creatosi per riportare la contesa in equilibrio. Ritmi discretamente alti, con le percentuali al tiro che ne beneficiano: sono le tre triple di Deng, Young e Clarkson a dare il vantaggio di misura ai Lakers a fine primo quarto. I padroni di casa sono in partita e lo confermano nel secondo periodo, quando nonostante qualche balbettio di troppo della difesa, conservano il vantaggio seppur non implementandolo. Il duo proprietario della second-unit di casa (Clarkson e Williams) firma l'allungo fino al più otto, prontamente ripreso dal ritorno in campo di McCollum e da Aminu nel finale (57-55 all'intervallo lungo).
Nella ripresa i Lakers non scendono di fatto in campo ed al primo soffio di vento la capanna crolla. Lillard si incendia in avvio di ripresa e, con nove punti di fila, trascina i suoi al sorpasso prima ed all'allungo successivamente. Los Angeles fatica oltremodo in attacco, trovando raramente le iniziative di Russell e Randle ed i consueti sfoghi sul perimetro. McCollum, con quattro punti nel finale, chiude il periodo mettendo nove punti tra le squadre. I Lakers non si scuotono e crollano definitivamente nei primi tre minuti dell'ultima frazione, sprofondando fino al -19 (92-73). Portland va via sul velluto, mentre i padroni di casa non abbozzano nemmeno una rimonta degna di tal nome. Gli ultimi minuti sono di puro garbage time, con i Blazers che controllano il vantaggio fino alla sirena conclusiva.
Sacramento Kings - Detroit Pistons 100-94
Gara dai due volti quella andata in scena al Golden 1 Center di Sacramento, dove i beniamini di casa riescono ad avere la meglio, in rimonta, dei Detroit Pistons. Successo molto importante per la squadra di Joerger e di uno splendido Cousins da 24 punti, 13 rimbalzi, 6 assist ed anche di un sempre più sbalorditivo 4/5 da tre punti. Il centro di casa guida per mano il ritorno dei suoi nel secondo tempo, dopo che nel primo gli ospiti l'avevano fatta da padroni assoluti. Percentuali bagnate, soprattutto da sotto, per i Kings in avvio.
Detroit entra bene in partita, soprattutto con gli esterni: Jackson e Caldwell-Pope, ai quali si unisce Harris, contribuiscono al parziale che permette alla squadra di Van Gundy di chiudere sopra di otto alla prima sirena. Tema della gara che non cambia nel secondo quarto, quando anche con la panchina, i padroni di casa faticano e non poco a contenere le offensive di Marjanovic e compagni. All'intervallo il vantaggio è cospicuo (56-43), ma non basta. A metà ripresa, quando i Pistons raggiungono il più 18, inizia la rimonta dei padroni di casa: le triple di Tolliver e Temple sono decisive per dimezzare lo svantaggio, poi sono Koufos, Gay e Lawson a chiudere il gap definitivamente ad inizio quarto periodo. Cousins impatta a quota 92 a due minuti e mezzo dal termine, prima della tripla di Temple che taglia le gambe ai Pistons, consentendo ai Kings di chiudere la volata in testa e di continuare a sognare i playoff.