Dopo la clamorosa rimonta subita alla Oracle Arena contro i Memphis Grizzlies, i Golden State Warriors di Steve Kerr ripartono immediatamente da Sacramento, dove battono i Kings  di Dave Joerger, recuperando un svantaggio di sedici lunghezze dal secondo quarto in poi. Brutta sconfitta invece per i Portland Trail Blazers di Terry Stotts, bruciati sul filo di lana del secondo supplementare dai Detroit Pistons di Stan Van Gundy. 

Sacramento Kings - Golden State Warriors 106-117

Per adeguarsi al quintetto di Golden State, Dave Joerger inserisce Anthony Tolliver dalla palla a due (per Kosta Koufos), che lo ripaga immediatamente con due triple importanti. La partenza degli ospiti è lenta e superficiale, nonostante un paio di canestri da fuori di Curry. Ad approfittarne sono DeMarcus Cousins e soprattutto Rudy Gay, desideroso di mettersi in mostra in un appuntamento così importante. Sacramento trova dunque ritmo su ritmo, e comincia ad accumulare un vantaggio intorno alla doppia cifra (33-24 alla prima pausa) grazie anche a Temple e all'impatto dalla panchina di Arron Afflalo e Ty Lawson. Sotto di sedici lunghezze, i Warriors vengono tenuti a galla dai tagli a canestro di Klay Thompson e da almeno un paio di accelerazioni clamorose di Kevin Durant. Proprio KD è il grande protagonista del terzo quarto, periodo in cui Golden State ribalta la situazione con la difesa. Improvvisamente per i Kings finire al ferro diventa un problema (splendido Draymond Green), con Durant che stoppa Cousins e lancia più volte il contropiede di una scatenato Stephen Curry, a segno da tre e fino in fondo. I Warriors acquisiscono così un vantaggio di una decina di lunghezze, mantenuto grazie a un Durant chirurgico, a un Thompson mai egoista e a due triple finali di Andre Iguodala. Non basta ai padroni di casa l'orgoglio del duo formato da Anthony Tolliver e Darren Collison per evitare la terza sconfitta consecutiva di questa fase di regular season. 

Sacramento Kings (15-22). Punti: Gay 23, Cousins 17, Tolliver 16, Lawson 15, Collison e Temple 14. Rimbalzi: Cousins 5. Assist: Cousins 5.

Golden State Warriors (32-6). Punti: Curry 30, Durant 28, Thompson 18, Pachulia 10. Rimbalzi: Green, Durant, Pachulia e Iguodala 7. Assist: Green 10.

Portland Trail Blazers - Detroit Pistons 124-125 (2 OT) 

Blazers e Pistons danno vita a una gara equilibratissima al Moda Center (l'incontro si sarebbe dovuto disputare sabato, posticipato per l'ondata di freddo record abbattutasi sull'Oregon). Per gli ospiti gran prestazione sotto le plance di Andre Drummond (28 punti e 14 rimbalzi), mentre il suo omologo Mason Plumlee dimostra di essere diventato un ottimo passatore con ben dodici assist messi a referto. Portland sembra in controllo della sfida quando si entra nel quarto periodo, ma sono invece gli uomini di Van Gundy a recuperare grazie a Jackson, Morris e a Tobias Harris dalla panchina. Damian Lillard soffre ancora per i postumi dell'infortunio alla caviglia, ed è dunque Allen Crabbe a far segnare il massimo in carriera alla voce punti (30). Reggie Jackson continua ad attaccare nel finale dei regolamentari, conducendo Detroit a un possesso pieno di vantaggio, ma a rispondergli è C.J. McCollum, che con una tripla manda tutti al supplementare sul punteggio di 106 pari. Ancora il giocatore più migliorato della scorsa stagione salva i Blazers nel primo overtime, con un altro canestro da tre punti vale il secondo supplementare al Moda Center. La gara si decide dunque sul filo di lana, ed è Kentavious Caldwell-Pope a trovare sei punti fondamentali per i Pistons, mentre Portland si affida ancora a McCollum, il cui jumper finale finisce sul primo ferro. Niente da fare dunque per i padroni di casa, ancora alla ricerca di una continuità che potrebbe garantire loro un posto ai playoffs della Western Conference. 

Portland Trail Blazers (16-23). Punti: McCollum 35, Crabbe 30, Lillard 20, Aminu 16. Rimbalzi: Plumlee 10. Assist: Plumlee 12.

Detroit Pistons (18-21). Punti: Jackson 31, Drummond 28, Caldwell-Pope 26, Harris 14, Morris 10. Rimbalzi: Drummond 14. Assist: Morris 5.