LOS ANGELES CLIPPERS - MIAMI HEAT 98-86
Allo Staples Center il pronostico viene rispettato. I Clippers di coach Rivers si impongono contro una spuntata Miami, costretta sempre a rincorrere gli avversari, ma non sono mai apparsi in grado di contendere la vittoria ai padroni di casa. Los Angeles trova in Paul (19 punti e 18 assist), e Redick (25 punti con 4/8 da tre) gli assoluti protagonisti di serata, il backcourt losangelino si prende la scena e colpo dopo colpo distrugge la resistenza, parecchio flebile, degli Heat.
Basket non memorabile nel primo quarto, con le due squadre che sbagliano tanto, sia dall'arco dei 7 e 25, sia nel pitturato. Al primo riposo sono i Clippers a condurre nel punteggio, 20-19, e le percentuali dal campo lasciano intendere la "freddezza" dei due attacchi (9/22 per i Clips, 7/22 gli Heat). Nel secondo quarto la squadra di coach Rivers "aggiusta" il tiro, Chris Paul inizia a sciorinare il suo basket andando con continuità a canestro e disegnando deliziosi assist ai compagni. Di ciò ne beneficia tutta la squadra che in un amen si ritrova con 15 lunghezze di vantaggio (47-32). Cresce anche il pick and roll tra Paul e Jordan, ed i canestri dello Staples Center iniziano ad essere pesantemente sollecitati dal lungo dei Clips. Al riposo lungo i Miami Heat soccombono di tredici (52-39).
Miami con le unghie e con i denti tenta di non sprofondare. La fisicità sotto i tabelloni di Whiteside impensierisce Doc Rivers che in alcuni frangenti di match schiera Mbah a Moute, Speights e Jordan insieme sul parquet. L'ispirato JJ Redick continua a bombardare il canestro ospite, e Miami fatica a trovare risposte all'effervescenza dell'attacco di casa. L'inerzia è tutta dalla parte dei Clippers, che toccano il massimo vantaggio sul 66-43 prima che gli Heat reagiscano annullando una parte del gap a fine terzo quarto (80-66). È il copione della partita, Los Angeles allunga, e Miami, sull'orlo del baratro, reagisce, non dando però mai l'idea di poter impensierire realmente gli avversari.
Affiora un velo di nervosismo sul parquet, Waiters viene espulso per aver sgomitato Redick, mentre Speights abbandona la contesa per aver commesso il sesto fallo. L'ultima frazione è di amministrazione per i padroni di casa, calano d'intensità solo negli ultimissimi minuti concendendo un break di 14-2 agli ospiti che rendono meno pesante il passivo, chiudendo il match 98-86.
LOS ANGELES CLIPPERS: Punti: Redick 25, Paul 19, Speights 19; Rimbalzi: Jordan 18; Assist: Paul 18;
MIAMI HEAT: Punti: Dragic 24, Whiteside 15, J. Johnson 12, T. Johnson 12; Rimbalzi: Whiteside 13; Assist: Dragic 5;