Prosegue la disastrosa stagione dei Minnesota Timberwolves di Tom Thibodeau, a cui non bastano 41 punti di un fantastico Andrew Wiggins per uscire con una vittoria dal Verizon Center contro i Washington Wizards di Scott Brooks. Successo esterno invece trovato dai Los Angeles Clippers di Doc Rivers, che recuperano il loro leader Chris Paul ed espugnano il Golden1 Center di Sacramento contro i Kings di Dave Joerger.
Washington Wizards - Minnesota Timberwolves 112-105
Gara equilibrata al Verizon Center di Washington, dove i Timberwolves di coach Thibodeau provano ad invertire il loro trend negativo. Nel primo tempo gli ospiti si affidano a Karl-Anthony Towns, che incanta con una gran schiacciata in contropiede. Washington fa però corsa di testa, grazie a un attacco bilanciato che usufruisce degli assist (saranno 18 a fine partita) di John Wall, che trova sul perimetro i vari Markieff Morris, Otto Porter e Bradley Beal. Per una sera Minnesota non può godere del normale contributo realizzativo di Zach LaVine: anche Rubio e Dunn fanno fatica, mentre dalla panchina provano a dare il loro contributo Bjelica e Brandon Rush. Alla fine del primo tempo lo score è di 56-48 in favore dei padroni di casa, ma i Timberwolves rientrano a contatto grazie a un terzo quarto spaziale di Andrew Wiggins, che si ricorda di essere una prima scelta assoluta Nba e segna sia da fuori che arrivando al ferro. Incontro che si decide così negli ultimi cinque minuti di gioco: Marcin Gortat schiaccia imbeccato da Wall, che poi si mette in proprio per il 105-101. Wiggins non ci sta e replica con una linea di fondo imperiale (nonostante la buona difesa di Porter), ma alla fine sono una tripla di Bradley Beal e un'altra schiacciata del centro polacco (sempre su assistenze di Wall) a dare la vittoria ai Wizards.
Washington Wizards (17-18). Punti: Beal 22, Gortat 19, Wall 18, Porter 17, Morris 15, Smith 10. Rimbalzi: Gortat 10. Assist: Wall 18.
Minnesota Timberwolves (11-25). Punti: Wiggins 41, Towns 18, Dieng 15, Rush 10. Rimbalzi: Dieng 11, Towns 10. Assist: Rubio 7.
Sacramento Kings - Los Angeles Clippers 98-106
Per la trasferta di Sacramento Doc Rivers ritrova Chris Paul, reduce da due settimane di stop per un problema muscolare ai flessori della coscia sinistra. Senza Blake Griffin è ancora il figlio del coach, Austin, a partire in quintetto con DeAndre Jordan unico lungo. Joerger si adegua: fuori Koufos, dentro Barnes, con Collison e Lawson insieme nel backcourt. Il primo quarto è di marca Kings, che trovano la via del canestro con Cousins, Rudy Gay e Darren Collison, mentre la risposta dei Clips giunge nel secondo quarto, quando Austin Rivers, insieme a J.J. Redick, riporta sotto gli angeleni, con un parziale di 34-12 che vale il 41-53 al rientro negli spogliatoi. Spetta dunque al solito DeMarcus Cousins prendersi Sacramento sulle spalle, in un terzo periodo in cui domina contro Jordan e non può esimersi dal prendere tiri da tre punti. Anche Ty Lawson partecipa alla rimonta dei padroni di casa, che danno dunque vita a un quarto quarto elettrizzante, in cui per i Clippers sale in cattedra Paul, che rimedia a qualche tiro forzato di Crawford. Nel finale è la maggiore lucidità degli ospiti a fare la differenza: Rivers segna da tre punti, CP3 dispensa assist per i compagni, mentre nel possesso decisivo i Kings incappano in una palla persa sanguinosa: Paul non sbaglia nulla dalla lunetta e chiude i conti per Lob City.
Sacramento Kings (15-21). Punti: Cousins 25, Collison 20, Gay 18, Lawson 17. Rimbalzi: Cousins 11. Assist: Cousins 7.
L.A. Clippers (25-14). Punti: Rivers 24, Jordan 20, Redick 19, Paul 14. Rimbalzi: Speights 11, Jordan 9. Assist: Paul 12.