BOSTON CELTICS - PHILADELPHIA SIXERS 110-106
Deve ricorrere agli strordinari Boston per superare degli ottimi Sixers. Gli ospiti, dopo un primo quarto all'insegna dell'equilibrio (23-25), prendono in mano il pallino del gioco nel secondo parziale, dominando in lungo ed in largo sotto i tabelloni, spingendosi fino al massimo vantaggio di +14 (46-40), guidati dal regista McConnell (17 assist, career-high), da un ispirato Joel Embiid sotto le plance (23 punti, di cui 17 nel solo primo tempo) e da Ilyasova (20 punti), ormai costanyemente secondo violino della squadra di coach Brown. Alla pausa lunga Philly gode di 11 punti di vantaggio, 51-62, con un impressionante dato statistico riguardante i punti realizzati nel pitturato (6-30!). I tifosi di Phila inneggiano nell'intervallo Embiid, dedicandogli il coro "Trust the process", ma alla ripresa delle ostilità la musica cambia. Boston ritorna ad essere quella di sempre, la coppia Thomas-Bradley (50 punti combinati) ed Horford aumentano i giri motore della squadra e punto dopo punto annullano lo svantaggio, rimettendosi in carreggiata ad inizio ultimo quarto, quando Marcus Smart realizza dalla media ed impatta a quota 80. Finale tiratissimo, i Sixers restano incollati al match, ma l'episodio che spinge l'inerzia della contesa verso Boston è la tripla realizzata da Al Horford a 17 secondi dalla fine (107-106, saranno 19 le bombe messe a referto dai Celtics, nuovo record). Philadelphia avrebbe la chance di vincerla, ma per ben due volte Covington sbaglia la possibile conclusione vincente ed i Celtics, scaltri nel guadagnarsi viaggi in lunetta, mettono la pietra tombale sul match con l'1/2 di Johnson ed il 2/2 di Isaiah Thomas il quale allunga a venti la serie di partite con almeno il ventello all'attivo, nuovo record Nba.
BOSTON CELTICS: Punti: Bradley 26, Thomas 24, Horford 19; Rimbalzi: Horford 12; Assist: Smart 8;
PHILADELPHIA SIXERS: Punti:Embiid 23, Ilyasova 20, Henderson 18; Rimbalzi: Noel 8; Assist: McConnell 17;
ORLANDO MAGIC - HOUSTON ROCKETS 93-100
Cambiano gli avversari, ma per Houston non fa alcuna differenza. All'Amway Center gli Houston Rockets (in back to back) sfiancano i Magic alla distanza, chiudono in svantaggio il primo tempo prima di sferrare l'allungo decisivo nella seconda parte di match. Orlando conosce ancora il sapore amaro della sconfitta (la quarta nelle ultime cinque partite disputate), ma per ben 24' minuti ha tenuto testa agli avversari, con un ottima difesa, soprattutto perimetrale, limitando le bocche di fuoco Harden, Gordon ed Anderson. Sotto di otto alla pausa lunga (52-44), l'intervallo porta consiglio alla squadra di coach Mike D'Antoni che rientra in campo trasformata, e decisa a capovolgere l'andamento della contesa. I Rockets aggiustano le percentuali al tiro dalla lunga distanza (chiuderanno con 15/49) trovando con più continuità il bersaglio dall'arco dei 7 e 25 con il duo ex NOLA protagonista. Eric Gordon dalla panca, e soprattutto Ryan Anderson che si dimostrerà vero enigma per la difesa dei Magic (17 punti, tutti nel secondo tempo con 5 triple realizzate nel solo 3°quarto), spingono i texani fino al massimo vantaggio (87-95). Solidissima anche la performance di Beverley, cui aggiunge 9 rimbalzi ai suoi 17 punti, assumendo anche le vesti, per l'occasione, di "rim protector" navigato. Gap che i Magic, seppur con un positivo D.J. Augustin (19) ed un Serge Ibaka presente sui due lati del campo (16+12), non riescono ad azzerare. Negli ultimi minuti entra in scena un sonnacchioso, ed intorpidito James Harden, stranamente rimasto ai margini e poco incisivo in attacco, con soli 14 punti fatturati, ma che di fatto si conferma campionissimo mettendo un punto alla contesa realizzando gli ultimi cinque punti di Houston con un jumper dalla media e tre tiri liberi. Ibaka fallisce l'ultima conclusione a canestro della gara, ed i Rockets possono festeggiare la settima W di fila
ORLANDO MAGIC: Punti: Augustin 19, A. Gordon 18, Ibaka 16; Rimbalzi: Ibaka 12; Assist: Gordon 7;
HOUSTON ROCKETS: Punti: Anderson 19, Beverley 17, E. Gordon 17; Rimbalzi: Beverley 9; Assist: Harden 10;