Dopo il grande exploit di solo tre giorni fa, Scafati non si riconferma e lascia altri due punti sul proprio campo; a prenderseli è la Remer Treviglio che, con tre quarti a livelli altissimi di intensità e concentrazione, sbanca il PalaMangano. Tanto da ragionare per coach Perdichizzi che, per diversi minuti, ha avuto in campo una squadra pigra nella difesa del canestro e, quando si è nella situazione di classifica dei giallo-blu, non è una cosa da potersi permettere. Ottimi segnali, invece, per coach Vertemati che, con una squadra zeppa di giovani, sta disputando un egregio campionato e la quasi certa partecipazione alle final-eight di Bologna è una soddisfazione non da poco.
LA CRONACA - L’avvio di gara è molto piacevole con le squadre che giocano un buon basket offensivo e battagliano in difesa. A metà periodo, però, due bombe consecutive della Remer danno un primo vantaggio degno di nota sul 9-16. La risposta della Givova è tempestiva e con un break di 7-0 riporta l’equilibrio, al 6’. Un paio di azioni pigre difensivamente di Scafati sono punite immediatamente da Treviglio che, guidata da capitan Marino, trova il modo per tornare a +7 (18-25). Un ultimo minuto intenso degli ospiti è utile a rendere ancora maggiore l’attivo: 20-30 in favore dei blu è il primo parziale di gara.
Per Scafati ci pensa il solito Naimy a togliere le castagne dal fuoco quando, alla ripresa dei giochi, firma da solo un mini-parziale di 5-0 che riporta i giallo-blu sotto solo di 4 lunghezze (28-32). Treviglio, tuttavia, tiene botta alla folata scafatese e a metà periodo è ancora avanti sul 31-37. La squadra di Vertemati è cinica e difficilmente spreca nella metà campo offensiva; questa qualità, abbinata ad una cattiva protezione dell’area della Givova, genera il nuovo +10 (35-45) ospite, al 18’. All’intervallo, la squadra trevigliese ci va giustamente sulla doppia cifra di vantaggio (39-50) con un Marino in grande spolvero con già 13 punti a referto.
La Remer rientra in campo con la stessa determinazione del primo tempo e con due canestri consecutivi da tre punti allunga al massimo vantaggio di 41-55. Un tocco di piede non visto dalla terna arbitrale e i successivi due punti in contropiede di Pecchia, mandano coach Perdichizzi su tutte le furie ed il fallo tecnico è solo la naturale conseguenza; i blu, così, approfittano di questa situazione caotica e volano sul 43-60 con l’inchiodata al ferro di Nwohuocha. La gara, dunque, entra nel vivo ed il pubblico del PalaMangano prova ad essere un fattore: 54-64 è il risultato al 17’ e, per come si erano messe le cose, è un affare per i giallo-blu. Sollazzo è super-protagonista, al 19’: l’ala trevigliese è autore di 5 punti di fila che rimandano Scafati sotto di 14 punti (57-71). Nonostante gli sforzi, la Givova perde anche il terzo periodo e chiude il quarto sotto 61-74 con Sorokas che stoppa, nel giro di pochi secondi, prima Naimy e poi Baldassarre, con tanto di urlo di carica verso la propria panchina.
Un rigenerato Santiangeli inaugura l’ultima frazione con due triple consecutive che rianimano Scafati ed il PalaMangano. Il canovaccio del match pare totalmente invertito: ora, Treviglio fa molta fatica anche solo a trovare una conclusione mentre Scafati, spinta dal calore dei propri supporter, sembra in grado di recuperare una partita che pareva ormai andata. Johnson ruba palla a metà campo e subisce un fallo antisportivo: il suo 2/2 in lunetta e l’azione successiva portano i giallo-blu a -4 (72-76), al 34’. E’ proprio l’energia messa in ogni possesso dal lungo ex Avellino e Sassari ad innescare quella marcia che finora era mancata alla squadra di Perdichizzi. Tuttavia, un jumper messo a segno da Rossi a poco meno di 3’ dal termine riconsegna il +8 agli ospiti che provano a riscappare definitivamente. Ammannato e Naimy ridanno un minimo di speranza alla Givova che al 3' è sotto solo di 4 (80-84). Ma la Remer è brava ad amministrare il vantaggio nel finale e porta casa il successo per 82-87.
MVP Vavel: Marino (26 pt, 23 val) - Il playmaker di Treviglio è il leader della squadra ed in campo è palese. E' lui a prendersi le responsabilità quando ce n'è bisogno e stasera è stato sempre in grado di spegnere ogni fiammella di speranza per gli avversari. Una prestazione importante sia sotto l'aspetto realizzativo che sotto quello emotivo.