CLEVELAND CAVALIERS - CHICAGO BULLS 94-106

Cleveland, priva di due dei Big Three (Irving e Love) oltre ai lungodegenti Smith, Dunleavy, Andersen e Williams, cede il passo ed è costretta ad arrendersi alla maggiore freschezza dei Bulls. Il solo Lebron James, autore di una prestazione a tutto campo, ha flirtato con la tripla doppia (31 punti, 8 rimbalzi e 7 assist) ma non è riuscito ad evitare ai suoi l'acre sapore della sconfitta. Chicago giunge in Ohio orfana del ribelle Rondo, ed affida la regia a Carter-Williams ma sono i Cavalieri a partire meglio e chiudono il primo quarto avanti 23-16. A scatenarsi, nel secondo parziale, è Doug McDermott, il quale martella il canestro avversario realizzando 15 dei suoi 17 punti totali nel solo secondo periodo, ed uniti ai canestri di un più che positivo Mirotic, spingono Chicago fino al +8 (44-52), prima che il layup di LeBron James fissi il punteggio, alla pausa lunga, sul 46-52. Stesso copione alla ripresa delle ostilità. Cleveland litiga con il canestro (8/25 dall'arco dei tre punti), e Chicago, grazie a Carter-Williams e Gibson (combineranno per 31 punti), allunga fino a toccare i 17 punti di vantaggio (61-78). Coperta cortissima in panchina per coach Lue, in campo Felder e McRae che però rispondono presente e canestro su canestro piazzano il brek di 11-2 riaprendo di fatto la contesa. È James, con il canestro in penetrazione, a riportare a stretto giro i Cavs (88-89 a 6.48 dal termine). Si prospetta un palpitante finale di gara punto a punto, tutti d'accordo tranne Jimmy Butler, fino al momento spettatore non pagante. La stella dei Bulls infiamma il finale di match realizzando 11 punti (dei 20 totali) nel momento "clutch" della gara e di fatto respinge gli ultimi, vani assalti di Cleveland.

CLEVELAND CAVALIERS: Punti: James 31, McRae 21, Frye 15; Rimbalzi: Thompson 11; Assist: James 7; 

CHICAGO BULLS: Punti: Butler 20, McDermott 17, Mirotic 16; Rimbalzi: Gibson 7; Assist: Butler 8;

 

SACRAMENTO KING - MIAMI HEAT 102-107

L'orgoglio dei Miami Heat prevale sulla presunzione dei Kings, e, seppur in piena emergenza, Miami sbanca il Golden 1 Center interrompendo a 6 la striscia di sconfitte consecutive. Ancora protagonista l'omonima coppia "Johnson-Johnson", autrice di 37 punti combinati, e sotto la saggia regia del play sloveno Goran Dragic, Miami conduce per tutto il primo tempo, giungendo all'intervallo lungo avanti di cinque (59-64). Il centro dei californiani, Cousins, è costretto all'andirivieni tra campo e panchina poichè gravato prematuramente di falli, e, senza il pericolo pubblico numero uno, Sacramento fatica non poco. È costretta a chiedere gli straordinari alla second unit, che però ben si comporta, grazie alla buona vena realizzativa di Lawson, Afflalo e Temple i quali chiuderanno tutti in doppia cifra (15 punti). I Kings, a cavallo tra il terzo ed il quarto periodo, approfittando di un calo improvviso degli Heat, cavalcano un micidale break di 19-0 e riaprono le sorti del match (87-87). La coda finale è caratterizzata dal totale equilibrio, Sacramento mette il naso avanti con il layup di Boogie, prima di registrare il nuovo controsorpasso della franchigia di South Beach. Sul 102-102 si prende il proscenio Tyler Johnson che risulta decisivo, realizzando i cinque punti finali, confezionando e consegnando il successo agli uomini di coach Spolestra.

SACRAMENTO KINGS: Punti: Lawson 15, Temple 15, Afflalo 15; Rimbalzi: Barnes 7; Assist: Lawson 6;

MIAMI HEAT: Punti: T. Johnson 23, Dragic 19, J. Johnson 14; Rimbalzi: Richardson 8; Assist: Dragic 7;