PHILADELPHIA SIXERS - MINNESOTA TIMBERWOLVES 93-91

I Sixers dominano in lungo e largo il match del Wells Fargo Center, si fanno rimontare nell'ultimo parziale tutto il vantaggio acquisito in tre quarti di partita e sono costretti a far ricorso al buzzer beater di Covington a pochi decimi dalla fine per vincere un incontro strameritato, contro degli irriconoscibili T'Wolves. Joel Embiid festeggia nel migliore dei modi la seconda nomina di "rookie of the month" sciorinando una prestazione delle sue, 25 punti, conditi da 8 rimbalzi e 3 assist, risultando decisivo per la vittoria dei suoi. L'immenso talento di Minnie, tanto decantato in estate ed in Preseason, resta nascosto, imprigionato negli spogliatoi e Philadelphia giganteggia sul parquet trovando pochi ostacoli. Subito sul +13 a fine primo quarto (29-16), l'armonia di gioco di Philly, sospinta dai canestri di Big Jojo, Saric e McConnell, mantiene a distanza di sicurezza la squadra di Thibodeau che giunge all'intervallo lungo sotto di quindici (57-42). Il gap in favore dei Sixers si dilata sempre più, il jumper dalla media di Ilyasova (19 a fine partita per il turco) fa volare i padroni di casa sul +26, ma, una volta toccato il massimo vantaggio, l'attacco di Philly si inceppa, le percentuali di tiro iniziano a sporcarsi e Minnesota, mattoncino su mattoncino, annulla lo svantaggio, con Karl-Anthony Towns (23+15) e Zach Lavine (28) ad impossessarsi della scena al Wells Fargo Center. La rimonta dei T'Wolves è coronata dalla tripla del play spagnolo Rubio, che a 2' secondi dalla fine impatta sul 91 pari. Doccia gelata per Philadelphia, l'overtime sembra materializzarsi ma la preghiera di Covington, sulla sirena, viene accolta dagli dei del basket, fissando il punteggio finale sul 93-91.

PHILADELPHIA SIXERS: Punti: Embiid 25, Ilyasova 19, Covington 13; Rimbalzi: Covington 13; Assist: McConnel 8;

MINNESOTA TIMBERWOLVES: Punti: Lavine 28, Towns 25, Muhammad 10, Dieng 10; Rimbalzi: Towns 15; Assist: Rubio 5, Towns 5;

 

BOSTON CELTICS - UTAH JAZZ 115-104

Continua il magic moment dei Boston Celtics e del "piccolo grande uomo" Isaiah Thomas. Dopo i 52 punti inflitti agli Heat, l'All Star realizza un'altra prestazione sopra le righe, refertando 29 punti e 15 assist (career-high), risultando decisivo nella vittoria dei suoi al TD Garden contro i Jazz che interrompono a 4 la serie di vittorie consecutive. Per Boston, in grande forma, si tratta dell'ottava vittoria conquistata nelle ultime dieci partite disputate. Fanno da contorno all'ottima prova di Thomas, le prestazioni, sotto canestro, dei lunghi Crowder e Horford entrambi con 21 punti all'attivo. Utah, priva di George Hill, si affida al solito Gordon Hayward, primo violino offensivo dei mormoni, per restare attaccata agli ispirati avversari. All'intervallo lungo Boston è avanti di nove punti (54-45), il quintetto titolare dei Jazz, ad esclusione di Hayward, litiga con il canestro e coach Snyder si affida alla second unit trovando linfa vitale nei "vecchietti" Iso Joe (17 punti) e Boris Diaw (15). È però davvero troppo poco rispetto alla coralità di squadra dei Celtics che iniziano a bombardare la retina degli ospiti volando al termine del terzo quarto sulla doppia cifra di vantaggio (85-74). Utah, con i suoi colossi Favors e Gobert, stringe le maglie difensive ed ottiene, solo parzialmente, i frutti sperati. Il layup di Joe Johnson consegna il -7 ai suoi sul 98-91, ma è puntuale la risposta rabbiosa dei ragazzi di coach Stevens che mettono un punto alla contesa con i canestri di Bradley, Horford ed i liberi di Isaiah Thomas.

BOSTON CELTICS: Punti: Thomas 29, Crowder 21, Horford 21; Rimbalzi: Olynyk 7; Assist: Thomas 15; 

UTAH JAZZ: Punti: Hayward 23, Johnson 17, Diaw 15; Rimbalzi: Gobert 13; Assist: Favors 7;