Durante la telecronaca di Spurs – Hawks dello scorso 1 gennaio, Flavio Tranquillo ha riportato una notizia parecchio interessante sulla squadra di Budenholzer: la dirigenza di Atlanta ha cominciato le discussioni per delle trade che coinvolgano Thabo Sefolosha, Kyle Korver e, udite udite, Paul Millsap.

Senza troppi giri di parole e senza troppo girarci intorno, il significato di questa notizia è abbastanza chiara: negli uffici degli Hawks non si pensa più che questo gruppo possa portare a chissà quali risultati e, quindi, lo si vuole smantellare. Senza contare che tutti e tre i giocatori sono in scadenza di contratto (Millsap ha una player option che pare non voglia esercitare).

Source: Kevin C. Cox
Source: Kevin C. Cox

A questo punto, giusta o sbagliata che sia tale presa di posizione, bisogna adesso cercare di capirne le conseguenze. Ovvero, dove possono andare e chi può rinforzarsi con questi tre giocatori?

Innanzitutto, è bene dire che dei tre quello più appetibile è ovviamente Millsap. L’ala grande è una All-Star a tutti gli effetti capace, ora come ora, di poter aggiungere tantissimo a qualsiasi squadra della Lega. Gli altri due, un’ala e una guardia, sono due specialisti comunque da non sottovalutare: lo svizzero è maestro della difesa, e sebbene le primavere alle spalle non siano più pochissime, avere qualcuno che sappia come difendere in un ruolo così delicato non fa male; l’altro è uno dei migliori tiratori della lega. Korver è eccezionale nell’uscita dai blocchi e in transizione; ma, ancor di più, ha migliorato tantissimo la sua capacità di prendere tiri anche da dentro l’area, cosa che gli permette di avere un’opzione in più oltre al tiro da 3.

È evidente quindi come questo sia un pacchetto di giocatori abbastanza interessante. Soprattutto perché si rende disponibile a metà stagione, in un momento in cui si ha ancora il tempo di recuperare terreno e di far adattare tutti al proprio sistema di gioco.

ESPN, nella persona di Rachel Nichols, ha subito lanciato un’idea interessante: perché i Toronto Raptors non provano a colmare l’enorme vuoto che hanno nella posizione di PF proprio con l’ex compagno di DeMarre Carroll? L’idea della “bordocampista” ed analista americana non è per niente campata in aria. E ce ne si accorge subito soltanto guardando il roster della squadra di Casey: il posto da 4 è occupato, in quintetto, da Patrick Petterson, e in alternativa da nessuno. Sì, ci sarebbe Jared Sullinger, ma l’ex giocatore dei Celtics non ha ancora esordito con la canotta canadese e, al momento, non si hanno notizie certe su quando dovrebbe/potrebbe rientrare. Considerato che ad Est Toronto rappresenta l’unica alternativa a Cleveland, è evidente a tutti che, con una mancanza di questo genere, nonostante Lowry e DeRozan, non si possa andare lontani. È quindi lecito aspettarsi che il frontoffice dei Raptors si muova in tal senso e, considerata la disponibilità di Millsap, cerchi di accaparrarsi un giocatore che potrebbe far fare loro il salto di qualità.

Oltre loro però, chi potrebbe essere interessato a prendere l’ex giocatore dei Jazz? Be’, rimanendo ad Est, gli Charlotte Hornets potrebbero farci un pensierino. A lunghi, la squadra di MJ non è messa benissimo, considerato che Roy Hibbert dovrebbe essere il punto di riferimento. Kaminsky, Hawes, Williams e Wood sono dei buoni giocatori, ma, se Charlotte vuole migliorare il primo turno di PO dell’anno scorso, prendere Millsap potrebbe essere un’ottima scelta in quella direzione.

Spostandoci ad Ovest, in linea teorica qualche squadra interessata potrebbe esserci. Se si pensa agli Houston Rockets del “barba”, non è che a lunghi siano messi così bene (Nene e Ryan Anderson i più accreditati) ma andare a toccare una squadra che sta facendo così bene non è proprio il massimo. Per il resto, le squadre top ad Ovest sono messe abbastanza bene. Warriors e Spurs non sono da prendere in considerazione, dei Rockets si è già parlato e un ritorno a Utah sembra improbabile. Così come un trasferimento a Memphis o a Oklahoma City, dove, tra Gasol e Adams, spazio per dei lunghi non ce n’è tantissimo.

Insomma, nonostante Millsap sia un giocatore che potrebbe davvero cambiare in buona parte la stagione di una squadra, considerato anche che a febbraio gli anni saranno 32 e c’è quindi la volontà di andare almeno in una contender, lo spazio per lui è limitato.

Source: Kevin C. Cox
Source: Kevin C. Cox

Per quanto riguarda invece Korver e Sefolosha, il discorso è leggermente diverso. I due sono come detto specialisti e potrebbero andare a rafforzare squadre già in qualche modo fatte. I Cavs, ad esempio, potrebbero essere interessati allo svizzero che, in uscita dalla panchina, potrebbero fornire buone prestazioni nella metà campo debole dei campioni in carica. Così come lo stesso Korver, vista anche l’assenza di JR Smith, potrebbe essere quel mortifero tiratore da cui pescare i jolly nei momenti complicati della partita. Sempre l’ex Bulls potrebbe essere un buon panchinaro per Steve Kerr, che nei momenti di riposo di KD, di Thompson o di Curry potrebbe usare il californiano come ennesima bocca da fuoco. E ancora, Thabo potrebbe essere un’ottima soluzione ai Clippers, dove nel reparto di ala piccola c’è un piccolo buco da riempiere visto la non splendida forma di Wesley Johnson.

Per concludere, Atlanta potrebbe e dovrebbe riuscire a trovare dei buoni accordi senza troppe difficoltà, viste anche le poche pretese. Vedremo a questo punto chi riuscirà ad accaparrarsi quanto prima i pezzi pregiati del roster di Budenholzer.