Diverse le vittorie esterne nell'ultima giornata dell'anno solare 2016 Nba. Cominciano i Memphis Grizzlies di David Fizdale, che sbancano il Golden1 Center di Sacramento contro i Kings di Dave Jorger, proseguono i Milwaukee Bucks di Jason Kidd che, guidati da Giannis Antetokounmpo, acuiscono la crisi dei Chicago Bulls di Fred Hoiberg, chiudono infine i Cleveland Cavaliers di Tyronn Lue che, anche senza Irving, dominano a Charlotte contro gli Hornets di Steve Clifford. 

Sacramento Kings - Memphis Grizzlies 98-112

In California Dave Jorger ritrova un Mike Conley a pieno regime, ma deve assistere a una prestazione horror di Marc Gasol (solo due punti ai liberi per il catalano). Primo quarto equilibrato, con Darren Collison a far da spalla a Cousins, mentre per i Grizzlies è importante l'impatto della second unit: Zach Randolph, Troy Daniels e Vince Carter rispondono bene dalla panchina. Sacramento perde invece Ty Lawson, k.o. per un colpo al volto, ma rimane in partita per tutto il primo tempo grazie a Matt Barnes e al solito Cousins, che ingaggia un gran duello con il giovane Jamychal Green. A sparigliare le carte nel terzo quarto ci pensa invece Mike Conley, a bersaglio in ben tre occasioni consecutive dall'arco, coadiuvato da Tony Allen e da Andrew Harrison in uscita dalla panchina. DeMarcus Cousins reagisce a muso duro a un fallo di Martin, beccandosi in cambio un tecnico dagli arbitri: il nervosismo di Boogie coincide con la resa dei padroni di casa, a cui non basta un Anthony Tolliver da 4/5 al tiro da tre punti. E' James Ennis a chiudere i conti per Memphis, ormai vicina ai Clippers nel ranking della Western Conference. 

Sacramento Kings (14-19). Punti: Cousins 26, Barnes 20, Collison e Tolliver 16. Rimbalzi: Barnes e Koufos 8. Assist: Cousins 8

Memphis Grizzlies (22-14). Punti: Conley 22, Green 18, Randolph e Carter 14, Allen e Daniels 11. Rimbalzi: Conley 8. Assist: Harrison 6.

Chicago Bulls - Milwaukee Bucks 96-116

Allo United Center di Chicago Fred Hoiberg rinuncia ancora per scelta tecnica a Rajon Rondo, rimpiazzato in quintetto da Carter-Williams, mentre dall'altra parte Kidd deve fare ancora a meno di Dellavedova, sostituito dal rookie Brogdon. L'avvio dei Bulls è promettente, e produce un parziale di 11-1, alimentato dall'energia di MCW e da una tripla di Dwyane Wade. Milwaukee rientra però subito a contatto grazie all'impatto dalla panchina di Teletovic e di Greg Monroe, e il primo tempo prosegue sul filo dell'equilibrio. Nikola Mirotic e McDermott danno segnali importanti nella second unit di Hoiberg, mentre Jimmy Butler si inventa almeno un paio di canestri da cinema. E' però Giannis Antetokounmpo ad allungare le sue mani sulla gara, chiudendo la frazione con una tripla allo scadere dopo essere andato a rimbalzo difensivo su tiro libero. Chicago cala gradualmente dal terzo quarto in poi, quando ancora il greco mette in mostra tutto il suo repertorio di tecnica ed atletismo. Intanto è Malcolm Brogdon (clamorosa tripla doppia per lui) a diventare un rebus irrisolvibile per la difesa dei padroni di casa, che non hanno una risposta al pick and roll con Giannis e subiscono valanghe di canestri al ferro. I Bulls provano a rimanere in partita grazie a due triple importanti di Doug McDermott, alle giocate del solito Butler e all'intensità di Lopez, ma devono alzare bandiera bianca di fronte alla migliore organizzazione di Milwaukee, che trova in Jabari Parker uno splendido closer. Ultimi minuti di garbage time, utili a Brogdon per mettere insieme i numeri della tripla doppia, e all'altro rookie Thon Maker per farsi notare con un tiro da tre punti a bersaglio. 

Chicago Bulls (16-18). Punti: Butler 26, McDermott 13, Lopez 12, Gibson 11, Mirotic 10. Rimbalzi: Lopez 10. Assist: Butler 8. 

Milwaukee Bucks (16-16). Punti: Antetokounmpo 35, Parker 27, Brogdon e Monroe 15. Rimbalzi: Monroe 12, Brogdon 11. Assist: Brogdon 12.

Charlotte Hornets - Cleveland Cavaliers 109-121

Tyronn Lue lascia a riposo Kyrie Irving per la trasferta di Charlotte, sostituendolo in quintetto con McRae. LeBron James mette subito le cose in chiaro per gli ospiti, in un primo quarto in cui segna tre triple e attacca il canestro con la consueta potenza. Charlotte va subito sotto alla prima ondata di Cleveland, che trova punti anche dalla panchina, soprattutto con Kay Felder, Iman Shumpert e Richard Jefferson. Sotto di quasi venti lunghezze, gli Hornets si svegliano grazie a uno scatenato Kemba Walker, che trascina i suoi a un parziale importante, cui contribuiscono anche Michael Kidd-Gilchrist, Nicolas Batum e Frank Kaminsky. La rimonta dei padroni di casa si ferma però sul -5, perchè nel finale di secondo quarto ecco spuntare Kevin Love con due triple importanti. James ci mette il resto (assist per McRae) e i Cavs chiudono sul 59-71 all'intervallo lungo. Alla ripresa delle operazioni è ancora una volta Walker a risultare imprendibile per la difesa dei campioni in carica, con Batum e Kaminsky nel ruolo di secondo e terzo violino. Per Cleveland giungono però ottime risposte da Jordan McRae e Kay Felder, e il vantaggio rimane intorno ai quindici punti. L'ultimo sforzo di Charlotte è targato Marvin Williams (due triple per lui nel quarto quarto), ma nel momento del bisogno ecco rispuntare LeBron e Love, che spengono lo Spectrum Center con due giocate di forza sotto canestro.

Charlotte Hornets (19-15). Punti: Walker 37, Kaminsky 15, Batum 13, Kidd-Gilchrist 12, Williams 10. Rimbalzi: Kidd-Gilchrist 8. Assist: Batum 8

Cleveland Cavaliers (25-7). Punti: James 32, Love 28, McRae 20, Felder 13, Thompson 11. Rimbalzi: Love 10. Assist: James 9.