HOUSTON ROCKETS - DALLAS MAVERICKS 140 -116

La tripla doppia di James Harden (30 punti, 13 rimbalzi e 10 assist), ed il career-high di un supersonico Montrezl Harrell (sicuri serva Kosta Koufos?), permettono ai Rockets di spazzare via le flebili resistenze dei Clips, giunti in Texas orfani dei due giocatori migliori, le stelle Chris Paul e Blake Griffin. Troppa Houston per questi Clippers in piena convalescenza. La partita è durata pochi minuti, Rivers sigla il vantaggio dei suoi sul 16-15 con un jump shot dalla media, ma a cavallo tra il primo ed il secondo quarto i "Razzi" piazzano un primo, mortifero, break di 15-2 ed allungano nel punteggio, toccando anche 24 lunghezze di vantaggio nel secondo parziale. All'intervallo lungo la partita è gia in ghiaccio (74-57) con Los Angeles che perde anche la guardia Rivers e il "padre coach", entrambi espulsi nel 2° quarto. Tutto in discesa per Houston? Macchè. Troppa superficialità in attacco e poca abnegazione difensiva nel terzo periodo permettono ai Clippers di avvicinarsi nel punteggio (99-91), spinti dai canestri di un positivo Felton (season high, 26 punti) e di DeAndre Jordan (doppia doppia 20+13). Time out per D'Antoni, giusto per risistemare la sua macchina da guerra, e l'ultimo periodo è di assoluta marca texana (32-18), ma Los Angeles, prima di subire il parziale decisivo, aveva messo i brividi agli avversarsi spingendosi fino al meno 6 con i tiri liberi di Alan Anderson (108-102). Houston confeziona la vittoria (la terza di fila) anche dalla linea della carità, realizzando il season-high di 43 tiri liberi tentati (36 realizzati, 87.3%). Per gli uomini di Rivers è crisi vera, quinta L consecutiva e quarto posto ad Ovest seriamente a rischio.

HOUSTON ROCKETS: Punti: Harden 30, Harrell 29, Gordon 19, Ariza 18; Rimbalzi: Harden 13; Assist: Harden 10;

LOS ANGELES CLIPPERS: Punti: Felton 26, Jordan 20, Speights 15, Johndon 10, Anderson 10; Rimbalzi: Jordan 13; Assist: Felton 8;

 

GOLDEN STATE WARRIORS - DALLAS MAVERICKS 108 -99

Golden State ringrazia Kevin Durant e la sua prima tripla doppia in maglia Warriors. 19 punti, 11 rimbalzi e 10 assist decisivi per la vittoria dei suoi ai danni di una rediviva Dallas che comunque ha ben figurato al cospetto dei ben più quotati avversari. La sfida tra i fratelli Curry è vinta dal "famoso" Steph che realizza 14 punti, tre in più di suo fratello Seth. I Mavs tengono testa agli avversari per tutto il primo quarto, chiuso in parità a 29, e, solo sul finire del primo tempo, GS prova l'allungo, generato dai canestri di West e Livingston che permettono agli uomini della Baia di sconfinare il vantaggio in doppia cifra (59-48). I Mavs trovano in Harrison Barnes i canestri per restare quantomeno in scia degli avversari, senza sprofondare (l'ex Warrior chiuderà la serata con 25 punti, miglior realizzatore dei suoi). Nel terzo quarto salgono in cattedra però "i terribili 4", bersagliando il canestro ospite e facendo lievitare in un amen il vantaggio di Golden State (91-69 al termine del terzo quarto). Con il minimo sforzo, appena in terza marcia, i Warriors mettono un punto alla partita, Draymond Green diventa letteralmente immarcabile per gli uomini di Carlisle e Dallas, accettata la sconfitta, manda in campo la sua intera second unit. Complice la rilassatezza (forse troppa) degli uomini di coach Kerr nell'ultimo parziale, riescono a rendere meno amara la sconfitta (4°quarto vinto 30-17), dimezzando il passivo e chiudendo a soli nove punti dai Warriors.

GOLDEN STATE WARRIORS: Punti: Thompson 29, Durant 19, Curry 14, Green 13; Rimbalzi: Durant 11; Assist: Durant 10;

DALLAS MAVERICKS: Punti: Barnes 25, Matthews 14, Curry 11, Williams 11, Nowitzki 11; Rimbalzi: Powell 13; Assist: Curry 5, Jackson 5;