Reduci da tre sconfitte consecutive, i Chicago Bulls di Fred Hoiberg tornano alla vittoria allo United Center in una delicatissima gara contro gli Indiana Pacers di Nate McMillan. Per la squadra della Windy City decisivi Dwyane Wade e Nikola Mirotic. A Ovest tutto facile per gli Houston Rockets di Mike D'Antoni e James Harden (doppia doppia da 32 punti e 12 assist) contro i Phoenix Suns di Earl Watson. Vincono in casa anche i New Orleans Pelicans di Alvin Gentry, che piegano i Dallas Mavericks di Rick Carlisle.
Chicago Bulls - Indiana Pacers 90-85
Allo United Center di Chicago i Bulls partono con un'intensità particolare contro i Pacers, soprattutto nella metà campo difensiva. Wade e Butler si rendono ben presto protagonisti in attacco, mentre Indiana si affida al talento e all'eleganza del giovane Myles Turner. Il primo strappo è tutto dei padroni di casa che, grazie all'ottimo impatto dalla panchina di Nikola Mirotic e Jerian Grant, allungano fino a ottenere una quindicina di lunghezze di vantaggio. Per i Pacers replicano Brooks, Thaddeus Young e Al Jefferson, mentre Hoiberg - che deve fare a meno di McDermott - ritrova Michael Carter-Williams. Il primo tempo si chiude con Taj Gibson e Robin Lopez a farsi valere sotto il canestro avversario, consentendo a Chicago di rientrare negli spogliatoi sul 53-41. Nel terzo quarto l'attacco dei Bulls torna però a battere in testa, ed è Indiana ad approfittarne, prima con Young, poi ancora con Jefferson e con uno scatenato Aaron Brooks, ex di serata, che fa meglio del titolare Jeff Teague. La gara diventa a basso punteggio, Paul George pareggia i conti a inizio quarto quarto, e il finale è in volata: la decidono per i Bulls Dwyane Wade e Nikola Mirotic, con Jimmy Butler che dà il suo contributo in difesa su George (importante anche un canestro nell'ultimo minuto di Gibson). Terza sconfitta consecutiva per i Pacers.
Chicago Bulls (15-16). Punti: Wade 21, Mirotic 20, Butler 16, Gibson e Grant 10. Rimbalzi: Lopez 12. Assist: Butler, Rondo e Wade 5.
Indiana Pacers (15-17). Punti: Brooks 19, Turner 16, George 14, Young 12, Jefferson 11. Rimbalzi: Turner 8. Assist: George 8.
Houston Rockets - Phoenix Suns 131-115
Con Capela ancora fuori causa, Mike D'Antoni conferma Montrezl Harrell in quintetto, e il giovane lungo dei Rockets ripaga la fiducia del suo allenatore già a partire dal primo quarto, quando i texani mettono alle corde i derelitti Suns. Harden è il padrone del gioco, Ryan Anderson e Trevor Ariza fungono da braccia armate, mentre dalla panchina Nenè brutalizza Alex Len. In dodici minuti di gioco i Rockets sono avanti 39-23, allungando ancora nel secondo periodo, grazie all'impatto di Sam Dekker e di Corey Brewer. Il solito Patrick Beverley è ovunque, Eric Gordon conferma la sua candidatura a sesto uomo dell'anno, e Phoenix cola a picco, nonostante qualche giocata in solitaria di Eric Bledsoe. Avanti anche di trenta lunghezze a inizio terzo quarto, i Rockets si divertono, con James Harden spettacolare sia in isolamento che dall'arco. Dall'altra parte Devin Booker va incontro a una serata difficile (si becca anche una gran stoppata da Harrell), mentre Brandon Knight mette a posto le sue statistiche dalla panchina. Gara che si trasforma presto in un'esibizione, con una canestro da una parte e una dall'altra nel giro di pochi secondi, e quarto quarto di puro garbage time, in cui si fanno notare Dekker, Ennis, Wiltjer, Onuaku e McDaniels da una parte, Bender, Warren, Ulis e Barbosa dall'altra.
Houston Rockets (23-9). Punti: Harden 32, Anderson e Gordon 15, Harrell 14, Dekker 12, Beverley 11. Rimbalzi: Ariza 10. Assist: Harden 12.
Phoenix Suns (9-22). Punti: Bledsoe 24, Knight 21, Booker 16, Chriss 12, Bender e Warren 11. Rimbalzi: Bender 13. Assist: Bledsoe e Booker 4.
New Orleans Pelicans - Dallas Mavericks 111-104
Gara equilibrata in Louisiana, tra due squadre che stanno provando a risalire la china dopo un inizio difficile. L'avvio dei Mavs di Rick Carlisle è targato Dirk Nowitzki: il fuoriclasse tedesco mantiene infatti a contatto gli ospiti con un paio di triple e un canestro dei suoi, mentre New Orleans trova punti anche delle seconde linee, da Moore a Cunningham, passando per i titolari Buddy Hield e Solomon Hill. Buona la prestazione di Seth Curry dalla panchina di Dallas: il fratello di Steph, insieme a Williams e a Wesley Matthews consente ai texani di andare al riposo sotto solo di due lunghezze (55-53). Per Gentry c'è il solito, infinito, Anthony Davis, anche se New Orleans rischia molto nel terzo quarto, quando Deron Williams sembra voler mettere le mani sulla partita. A risultare decisivo è invece Langston Galloway che, tra terzo e quarto periodo, manda a bersaglio tre triple consecutive fondamentali per l'allungo dei Pelicans. Justin Anderson e Williams non ci stanno, così come Curry ed Harrison Barnes, ma nel finale New Orleans controlla la situazione con Davis, Hill e Moore, avvicinandosi all'ottavo posto ad Ovest.
New Orleans Pelicans (12-21). Punti: Davis 28, Galloway 17, Moore 16, Hield 14, Cunningham 11, Hill 10. Rimbalzi: Davis 16. Assist: Holiday 11.
Dallas Mavericks (9-22). Punti: Williams 24, Matthews 17, Curry 16, Barnes 15, Nowitzki 10. Rimbalzi: Barnes 7. Assist: Williams 9.