Il derby di Los Angeles, nel giorno dell'Nba Christmas day, arride ai Lakers che allo Staples Center superano i Clippers 111-102. La striscia di undici sconfitte consecutive nella "stracittadina" viene interrotta da un'ottima prova corale degli uomini di Luke Walton che chiudono con l'intero starting five in doppia cifra ritrovando quella brillantezza che aveva contraddistinto il loro inizio di stagione. Sono Young e Mozgov i top scorer con 19 punti, col russo che vince il personalissimo duello con DeAndre Jordan sotto canestro (7 punti e 10 rimbalzi). Ottime le prove, di sostanza, dei lunghi Randle e Deng che chiudono rispettivamente la serata con 13 punti. I Clippers, ancora orfani di Paul e Griffin, giungono all'appuntamento natalizio in versione rimaneggiata, si aggrappano alla vena realizzativa dei bombardieri Redick e Crawford (entrambi con 22 punti) ma mancano nei momenti "clutch" del match.
I QUINTETTI
Los Angeles Lakers: (Russell, Young, Deng, Randle, Mozgov);
Los Angeles Clippers: (Felton, Redick, Pierce, Mbah a Moute, Jordan);
LA GARA - Seppur privi delle stelle Paul e Jordan, oltre a Johnson, i Clippers partono meglio e grazie alla buona circolazione di palla, gli uomini di Rivers toccano subito la doppia cifra di vantaggio (12-22). Coach Walton è costretto al timeout, prova ad affidarsi alla second unit che non lo tradisce e, spinti dai canestri di Lou Williams e Tomas Robison, i Lakers risalgono la china dimezzando lo svantaggio alla fine del primo quarto (27-31). La gara assume i crismi del puro equilibrio nel secondo quarto con le squadre in campo a scambiarsi canestri su canestri. I Clips, più perimetrali, trovano i canestri del solito JJ Redick e di un ispirato Crawford, mentre i Lakers trovano linfa vitale nella produzione offensiva dei lunghi sotto canestro (saranno 48 i rimbalzi per i gialloviola al termine del match, contro i 42 di DeAndre Jordan e compagni). Alla sirena del riposo lungo i Clippers conservano un lieve vantaggio (55-58).
Al rientro sul parquet, gli uomini di Walton partono a razzo, confezionano un break di 17-2 targato dal trio Deng-Randle-Mozgov conducendo i Lakers al massimo vantaggio (72-60), che si estende fino al +18 in virtù dei canestri di un indiavolato Timofey Mozgov (87-69). Il solo Crawford, con un jumper dal midrange ed un layup appoggiato al tabellone, ferma, solo parzialmente, l'emorragia di canestri dei suoi, i quali chiudono il terzo quarto sotto di quindici (89-74). Rivers e Speights, oltre al solito, indomabile Crawford, spingono i Clippers fino al meno 4 (89-85 a 7.52 dalla fine del match), ma proprio nel momento del massimo sforzo, i Lakers ritrovano fluidità in attacco, con D'Angelo Russell e Nick Young a bombardare da tre punti ed il rookie Ingram abile sia in fase d'attacco che in difesa, facendosi terribilmente sentire pure a rimbalzo. In un amen i padroni di casa ritrovano la doppia cifra di vantaggio (layup di Lou Williams per il 103-92 a 3.40 dal termine del match) e non si volteranno più indietro fino alla fine. Gli uomini di Rivers non ne hanno più, solo il solito, a tratti commovente Crawford prova a non arrendersi e condurre i suoi in una pazza rimonta, realizzando cinque punti consecutivi che però vengono cancellati dalla tripla di Young che chiude la partita a 38 secondi dalla fine, suggellando la vittoria in favore dei gialloviola con il punteggio finale di 111-102.
LOS ANGELES LAKERS: Punti: Young 19, Mozgov 19, Russell 14, Williams 14; Rimbalzi: Deng 12; Assist: Randle 8;
LOS ANGELES CLIPPERS: Punti: Redick 22, Crawford 22, Speights15; Rimbalzi: Felton 10, Jordan 10; Assist: Felton 6, Jordan 6